A quanto dice, Elon Musk vuole comprare Twitter per garantire che quella piattaforma sia una piazza dell’informazione libera nella quale si possa discutere apertamente e in modo trasparente. Vuole che l’algoritmo di raccomandazione sia reso noto e migliorabile dalla comunità degli sviluppatori. Vuole che la libertà di espressione sia la scelta di default quando ci siano dubbi sulla moderazione dei post. E naturalmente si affida alla legge per qualsiasi altra cosa. Se avesse letto quello che si preparava in Europa avrebbe forse avuto meno fretta. Stamattina in Europa, i...
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Personalità virtuale e spersonalizzazione reale
Uno studio di Carina Peckmann e altri analizza gli effetti di spersonalizzazione che si possono leggere nel comportamento delle persone che hanno un’esperienza intensa nella realtà virtuale. Secondo lo studio in effetti esiste un significativo cambiamento di personalità con tratti compatibili con la sindrome chiamata Depersonalization-derealization disorder. L’effetto sembra essere temporaneo: Virtual reality induces symptoms of depersonalization and derealization: A longitudinal randomised control trial Naturalmente si può immaginare che dopo un certo periodo e compiuta una certa...
La legge del cucchiaio. Perché non ci liberiamo dei libri e perché i libri ci liberano
Da decenni, con intensità maggiore da 15 anni, si succedono previsioni sulla fine dei libri di carta. Che la realtà smentisce. Ieri Paolo Soraci mi ha intervistato per la rivista #PDEBookClub su questo argomento. Ho ammesso di essere più un appassionato che un esperto di questa materia. Senza nulla anticipare di ciò che verrà scritto nella rivista, mi prendo qualche appunto. È possibile immaginare la fine del libro di carta? La preoccupazione sulla scomparsa di certe forme e tecnologie della comunicazione nell’ecosistema dei media è ricorrente e non insensata, posto che...
Crossroads
Crossroads. Quando le strade si incrociano, si aprono nuove possibilità. Robert Johnson, leggenda del blues vedeva nel suo Cross Roads il luogo nel quale cantare la propria esistenza. Di lui, Eric Clapton ha detto: «È stato il più importante artista blues che sia mai esistito». È stato sorprendente come un lampo leggere le pagine di Jonathan Frenzen, meraviglioso scrittore, dedicate proprio a Robert Johnson nel suo ultimo romanzo, intitolato naturalmente Crossroads, (Einaudi 2021). Lavorando ai primi blog del Sole 24 Ore, i 100 blog di Nòva, Paolo Valdemarin aveva pensato allo stesso Johnson...
#infosharing – Gry Hasselbalch – Data ethics and data pollution
In questo video di qualche tempo fa Gry Hasselbalch costruisce un discorso molto ragionevole sulla “data pollution” e quello che possiamo fare per liberarcene almeno un po’.
Audizione alla Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza
Ieri sono stato chiamato in audizione alla Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza. Con molta umiltà ho tentato di portare qualche riflessione su un tema di enorme complessità al quale avevo lavorato anche come coordinatore del gruppo dedicato allo studio del fenomeno dell’odio online che era stato messo in azione dal precedente governo (gov.it). Mi hanno chiesto tra l’altro di condividere alcuni punti di riferimento da consultare. Ho segnalato come Facebook dichiari di cancellare il 97% dei messaggi di odio, cioè...
Dopo il Metaverso e soprattutto dopo Matrix siamo pronti per… il Pataverso
Il tempo del pataverso è giunto. Centodieci anni dopo l’uscita del libro di Alfred Jarry sulla patafisica è ora di un nuovo salto in avanti nella conoscenza. Secondo il suo fondatore, la patafisica è la «scienza delle soluzioni immaginarie». Volendone dare un’idea sintetica si può dire che la patafisica sta alla metafisica come la metafisica sta alla fisica. Il pataverso si trova nella stessa situazione rispetto al metaverso. Ma andiamo con ordine. Tutti parlano del metaverso. Negli ultimi tempi, Facebook era oggetto di critiche durissime: testimonianze dirette e ricostruzioni giornalistiche...
Prigioniero Assange
Ho conosciuto Julian Assange a Oxford, nel luglio del 2010. Si muoveva circospetto, come se si sentisse continuamente seguito. Seduto con le spalle al muro per parlare con qualche amico e un giornalista, non smetteva di lanciare inutili sguardi all’indietro. Sembrava una posa. Ma la sua vita ha mostrato che i rischi che correva erano davvero enormi. Credo che l’esperienza di Edward Snowden abbia creato un’alternativa molto più moderna e nello stesso tempo più tradizionale della sua alla ricerca di documenti riservati. Ma Assange ha avuto un ruolo. Ha sfidato il modo di fare giornalismo...
Craig Federighi, capo del software della Apple, spiega il nuovo strumento anti-pornografia
Preoccupazioni, critiche, accuse sono piovute in abbondanza sulla Apple dopo che l’azienda ha annunciato due novità nel software che si usa negli iPhone e che dovrebbero proteggere gli utenti dalla pedo-pornografia. Craig Federighi, capo del software della Apple, spiega al Wall Street Journal di che si tratta e perché le preoccupazioni sono infondate. In pratica, se non ho capito male, la questione riguarda due novità separate. La prima. Nel momento in cui una persona usa l’iPhone per mandare sulla iCloud una foto, trasmette anche dei metadati. Il nuovo sistema è in grado di...
Bias e pregiudizio
Il bias è fonte di errori. Se ne parla in statistica per dire, per esempio, che un campione non è rappresentativo in quanto non è stato scelto in modo casuale rispetto a tutta la popolazione da intervistare. Se si fa un sondaggio su quanto è importante il calcio intervistando soltanto le persone che vanno allo stadio si otterranno risultati medi diversi da quelli che si avrebbero intervistando tutta la popolazione. Insomma, il bias non genera i fisiologici errori statistici ma genera gli errori concettuali che derivano dalle scelte dei ricercatori. Per un’estensione di questo concetto, si...
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