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Google sa di me quello che io non sapevo

Imitando The Verge si può andare a vedere che cosa sa Google di noi. La famosa questione di quanto il motore di ricerca riesca a individuare gli interessi dei navigatori per proporre pubblicità mirata resta un tema interessante. Ma a quanto pare non ci prende molto. Lo diceva anche Maciej Cegłowski commentato tra gli altri da Ethan Zuckerman sull’Atlantic qualche tempo fa in un pezzo da leggere. Ebbene, questi sarebbero i miei interessi: Arts & Entertainment Baked Goods Beverages Bicycles & Accessories Books & Literature Celebrities & Entertainment News Coffee & Tea...

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Il web è mobile

Audiweb dice che gli italiani passano un’ora e nove minuti connessi a internet dal computer e un’ora e 25 minuti connessi a internet dallo smartphone…

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Approccio europeo alla valutazione delle università

Invece di fare una classifica delle università, u-Multirank raccoglie tutti i dati che possono servire a valutare gli atenei e poi consente agli utenti di confrontarne la performance in base a quello che per loro è più importante. Non emergono classifiche ma confronti. Non si nascondono i dati e i criteri valutativi dietro la comunicazione dei risultati di una competizione, le cui regole sono decise dalle istituzioni che stilano le classifiche con un approccio piuttosto top-down, ma si danno alle persone gli strumenti per farsi un’idea propria del valore delle università. Chissà che...

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Un problema dimenticato del diritto all’oblio

È complicato. Il diritto all’oblio resta un principio in cerca di equilibrio. Come previsto (Guardian), la decisione della Corte Ue ha lasciato aperte troppe questioni e il problema della relazione tra diritto all’oblio e correttezza dell’informazione resta irrisolto. Secondo indiscrezioni pubblicate da VentureBeat la situazione attuale non è soddisfacente per le autorità europee. In pratica, avendo lasciato le decisioni a Google e agli altri motori di ricerca la certezza del diritto non c’è. Inoltre, chi cerchi le notizie “delinkate” in Europa le trova...

Approfondimenti media Neutralità partecipazione ricerche

È possibile la neutralità delle piattaforme?

Uno studio del Conseil National du Numerique analizza la possibilità di introdurre il concetto della neutralità nell’ambito delle piattaforme, come Apple, YouTube, Facebook e così via. Altri potrebbero chiedere una interoperabilità delle piattaforme, in modo che non siano mondi a parte. Ma nella neutralità, il Conseil vede qualcosa di più, in termini per esempio di accesso ai dati. Le piattaforme hanno una posizione molto favorevole in un mercato a tre dimensioni: 1. offerta di servizi gratuiti agli utenti che in in cambio cedono dati su loro stessi 2. offerta di servizi per la...

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Drôle de guerre: Hachette, Amazon and authors. Something needs to be fixed, but looking ahead

A commercial dispute between Amazon and Hachette has led quite a few authors to take a stand. On which side? Well, they surely are against Amazon. But are they also with Hachette? Authors United sent a letter to their readers through an advertisment. They claim Amazon has boycotted Hachette and made the works of some authors more difficult to find at the right price. Amazon answered by accusing Hachette to impose the wrong price on their books (adding a little gaffe about Orwell). Hachette just said that they want to go on negotiating. John Kay suggests that the real problem is in...

Attenzione media media perplessità

Benigni, Siae, copyright. Guardiamoci un bel film

Nella piccola vicenda italiana del contributo per la copia privata sono riusciti a trascinare diversi autori amati dal pubblico. Evidentemente senza perdere tempo a spiegare bene loro di che cosa stavano parlando. È un’impressione che, soggettivamente, mi pare avvalorata dal comunicato stampa alla fine del post precedente. Ma è ancora più chiara con la comunicazione di Benigni e Bertolucci di ieri, all’Ansa. Dicono che l’equo compenso sulla copia privata «non è una tassa ma un giusto corrispettivo per chi produce creatività in questo Paese cercando e sperando di aiutarlo a...

Approfondimenti Bill of rights media partecipazione ricerche visioni

Il codice è codice, la legge è software: la cultura digitale è un diritto

Questo post è un po’ lungo… L’approccio Lawrence Lessig ha avuto l’intuizione fondamentale. Con il libro “Code and other laws of cyberspace” e l’articolo per Harvard Magazine “Code is law” del gennaio 2000 – scritti al culmine della irrazionale euforia per la bolla delle dot-com – ha contribuito ad aprire una strada: “Every age has its potential regulator, its threat to liberty. Our founders feared a newly empowered federal government; the Constitution is written against that fear. John Stuart Mill worried about the regulation by social norms in nineteenth-century...

Approfondimenti media Neutralità perplessità

Chi vince piglia tutto: concentrazione, power law e net neutrality

La stima che non si può non provare per Carlo Alberto Carnevale Maffè, anche quando fa i suoi giochi di ruolo, impedisce di lasciar passare sotto silenzio la sua provocazione sulla net neutrality. Dice Carlo Alberto che i dati parlano chiaro (a lui): la net neutrality (secondo lui) è un gioco in cui chi vince piglia tutto, cioè determina forme di mercato in cui ci sono pochi player dominanti e poco spazio per le piccole imprese; per provare questa idea mostra una tabella che dice qualcosa di molto diverso, cioè che nella app economy c’è una forte concentrazione (da DeveloperEconomics)...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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