Un articolo da leggere di Ari Melber su The Nation. Discute del trattamento riservato dai giornali alla decisione sul debito americano. E si domanda: è giusto dare a tutte le posizioni politiche lo stesso spazio e la stessa credibilità? Un giornalismo equilibrato, si dice, deve dare spazio a tutte le opinioni politiche in gioco. Ma se le posizioni politiche esprimono valutazioni basate su fatti inesistenti, sbagliati o imprecisi, vale la stessa regola? Se fosse vero, i comunicatori politici potrebbero spostare l’equilibrio della discussione in direzioni del tutto astratte dalla realtà...
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Felicità con misura
La misura della felicità è oggetto di uno studio dell’Office for National Statistics britannico. L’inadeguatezza delle misure tradizionali è ormai evidente. Il Pil non è più la bussola della quale la gente avverte il bisogno. Ma sostituirlo resta un problema enorme. E’ un po’ come un sistema operativo standard di fatto: difficile sostituirlo anche quando ce ne sono in giro di migliori, a causa dell’effetto-rete. L’Office for National Statistics propone molte considerazioni importanti e dimostra che l’elaborazione è in corso (via Vincos). E mette a...
Probabilmente
“The more people who participate in the press the stronger it will be. I’m not ready to give that idea up”. Lo dice Jay Rosen. Ed è chiaro che lo dice a ragion veduta, tenendo conto di tutte le discussioni sulla qualità delle informazioni, delle controinformazioni, delle confusioni, disattenzioni e partigianerie della rete. Come mostra anche in questa intervista a The Browser.ù Il fatto è che i difetti sono problemi e i problemi hanno soluzioni, che qualcuno troverà. Grazie alla quantità di persone coinvolte, è probabile che qualcuno la troverà. Prima o poi. E’ una...
Murdoch: la rete batte la gerarchia
Per Paul Mason, BBC, il caso News of the World è una dimostrazione del fatto che qualunque gerarchia molto verticistica prima o poi perde di fronte alle dinamiche della rete.
L’ultima copia del News of the World
L’antico giornale inglese, The News of the World, che Murdoch aveva comprato per portarlo a una diffusione stellare a suon di scoop ottenuti da una redazione guidata da persone senza scrupoli, arriva all’ultima copia molto prima del New York Times. Un giornale finisce: non per mancanza di lettori sulla carta, non perché i motori di ricerca portano via fatturato, ma perché perde credibilità. E in questo caso la credibilità è stata irrimediabilmente perduta. La storia è orribile. I giornali hanno raccontato in ogni dettaglio il male inflitto a una famiglia da giornalisti che...
Importante analisi sul ruolo del non profit nell’informazione
Technical University of Dortmund e University of Wisconsin-Madison hanno realizzato una survey sul ruolo delle fondazioni non profit nello sviluppo di nuove idee, di sperimentazioni e ricerche, e di iniziative vincenti nella generazione di informazione d’inchiesta. Lo studio dimostra che le fondazioni e il non profit possono effettivamente rispondere all’esigenza di salvaguardare la qualità dell’informazione in un periodo in cui l’editoria for profit attraversa una crisi profonda che rischia di indebolire il servizio di accesso alla conoscenza dei fatti per la...
La superiorità dell’aperto
Questo è un insieme di appunti nato da una discussione letta online su web, apps ed editoria. Massimo ha ragione. In generale vincono i sistemi che sviluppano un effetto-rete e in generale i sistemi che sviluppano un effetto-rete sono aperti. Perché una tecnologia o un servizio che funziona in rete vale geometricamente di più man mano che crescono i suoi nodi. Un sistema del tutto privato e che sia usato completamente secondo le regole del suo proprietario genera probabilmente un ecosistema meno ricco, in termini di sviluppatori e utenti, di una tecnologia aperta della quale tutti si sentono...
SwiftRiver – contenuto e contesto
Il problema della verifica istantanea delle informazioni che passano in rete è anche il problema della relazione tra contenuto e contesto. Vecchia storia del giornalismo che si aggiorna. SwiftRiver, nato da un team che ha lavorato a Ushahidi, si occupa di questo problema ed è stato finanziato da Knight (via Nieman).
Sognare ed essere pagati per farlo
La Knight Foundation assume. Tra l’altro per immaginare modi rivoluzionari per fare informazione e realizzarli. Finanziando ricerca, sperimentazione, visione.
Fondazione Cutuli – appunti sull’informazione
Due o tre punti che si potrebbero fissare dopo la riunione di ieri della Fondazione Cutuli, alla Protomoteca del Campidoglio guidata da Massimo Gaggi (mi scuso per questi appunti presi troppo in fretta): 1. Un tempo gli editori controllavano la tecnologia, dalla quale erano sostanzialmente nati. Oggi la tecnologia va più veloce dei processi decisionali degli editori 2. Gli autori (da Rowling già importante a John Locke con la sua maestria sul selfmarketing nei social network) dimostrano che la tecnologia abilita la disintermediazione degli editori 3. Gli editori possono ritrovare il loro...
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