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Cennamo e Fornaro: il giornalismo del Brand reporter

Diomira Cennamo e Carlo Fornaro scrivono Professione brand reporter (Hoepli 2017). Il libro inquadra ampiamente l’evoluzione del sistema dell’informazione e della comunicazione aziendale nell’epoca di internet ma offre anche un taglio operativo per l’innovazione del contributo che le aziende offrono al pubblico in termini di notizie e servizio informativo. Mentre una parte della pubblicità rischia di perdere credibilità e il sistema dei giornali si mantiene sull’orlo di una grande crisi di trasformazione, la comunicazione aziendale cerca di rinnovarsi. Il libro...

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Google, Facebook: utility o editori o aziende di software?

Dalla definizione del business di Google e Facebook discende il modo in cui sono trattate dalle legislazioni e legittimate dagli utenti. Normalmente, Google e Facebook si pensano come aziende di software che mettono a disposizione il loro prodotto di chiunque lo voglia usare per qualunque scopo. Ma la loro diffusione globale le rende indispensabili, quasi come monopoli naturali per la ricerca di informazioni e per la gestione delle relazioni sociali: il che per qualcuno le avvicina a utility: in questo caso dovrebbero essere regolate in modo da mitigare l’effetto monopolistico e imporre...

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Il metodo di Reporters sans Frontières

Una classifica usata per anni come il podestà straniero dei comuni che non riuscivano a trovare un compromesso tra gli interessi delle famiglie e delle corporazioni locali. La classifica sulla libertà di stampa di Reporters sans Frontières che ha piazzato l’Italia in una posizione pessima per molto tempo è diventata improvvisamente un poco meno severa quest’anno. L’Italia resta peggiore della Romania ma ha migliorato. Anche quest’anno, la classifica è entrata nel dibattito polemico della politica per una questione che riguarda i Cinquestelle. Ma il problema è il...

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Populisti o tecnocratici: la bolla dei filtri e la sfera pubblica

Vita ha ripreso un post che era apparso su questo blog in merito alla relazione tra sistema mediatico e sviluppo del cosiddetto populismo. Lo ha fatto aggiungendo un’introduzione che aveva un sapore più di battaglia e meno di ricerca di quanto il post meritasse. Nel frattempo, ieri su Repubblica, sono usciti due pezzi sulla post-truth. Baricco ha detto che è una bufala. Maurizio Ferraris ha ampliato il concetto alla dinamica culturale più profonda cui assistiamo nella contemporaneità (Repubblica). Riprendo l’argomento, anche per spiegarmi meglio (qui il post ripreso da Vita; qui...

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Scrivi la tua lettera al pubblico del Sole 24 Ore

Internet, robot, genetica, nanotech. Il lavoro e l’automazione. La moneta e il digitale. Il welfare e l’innovazione sociale. Come è messa l’Italia?Che cosa dobbiamo capire meglio? Cambia tanto, troppo, troppo poco? Puoi scriverne al pubblico del Sole 24 Ore. Io contribuisco con un commento o qualche informazione se serve. La rubrica esce al sabato. Comincia a scrivere qui nei commenti!

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Tre domande per Report

Le polemiche sull’inchiesta di Report sul vaccino anti-papillomavirus sono sproporzionate (Corriere). Non ha senso mettere in discussione che la trasmissione venga fatta. Quel giornalismo d’inchiesta serve. Ha perfettamente senso che ci sia. E la Rai deve continuare a pubblicarlo. Casomai ci dobbiamo aspettare che quel giornalismo di inchiesta proponga programmi impeccabili. Che siano un esempio per il coraggio ma anche per il metodo. Sia nella ricerca delle notizie, sia nel montaggio. A questo proposito, quel servizio merita di essere rivisto criticamente alla luce di alcune...

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Letture per il discernimento del like e del fake

La quantità di articoli e interventi sulla questione del fake in internet sta diventando talmente gigantesca da indurre un senso di vertigine. Del resto, nelle ultime settimane della campagna elettorale americana il numero di condivisioni su Facebook di notizie fake è stato superiore a quello delle condivisioni di notizie documentate (dato riportato nel Digital News Report 2017 del Reuters Institute). Ecco una breve, incompleta scelta. Le fake news sono notizie che la gente sa già prima di leggerle. O che avvalorano idee che ha già. Una storia delle fake news settecentesche aiuta a mettere il...

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Google e Facebook si affrettano lentamente sulle fake news

Vivek Wadhwa ha scritto un pezzo da leggere sul Washington Post intitolato: What Google and Facebook must do about one of their biggest problems. Mette in luce il rischio che corrono le piattaforme come Facebook e Google se non trovano il modo di qualificare l’informazione che distribuiscono. Osserva ovviamente che non è facile trovare quel modo. Ma sostiene che quelle imprese così intelligenti dovrebbero essere in grado di affrontare seriamente anche un problema così difficile. Se si impegnano. Il pezzo è scritto essenzialmente per dire che non si impegnano abbastanza. Vivek Wadhwa ha...

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Il senso di responsabilità per il commons internettiano

Ieri al dibattito “Reset democracy: Political Participation and Digitalization: Risk or Opportunity for Our Democracy?” organizzato dall’istituto italiano di cultura a Bruxelles e dall’omologo istituto tedesco, il moderatore Jacopo Barigazzi ha ricordato le tre questioni poste da Tim Berners-Lee sulle cure delle quali ha bisogno il web (Three challenges for the web, according to its inventor). Che cosa non va nel web di oggi secondo il suo inventore? Dice, appunto Tim Berners-Lee: 1) We’ve lost control of our personal data 2) It’s too easy for misinformation to spread...

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Correlazioni e cause: social media, giornali, populismo

Walter Quattrociocchi esce lunedì 6 marzo con un nuovo articolo su Pnas. Analizza le echo-chamber che si formano sui social network studiando le interazioni di 376 milioni di utenti Facebook con più di 900 giornali e sistemi di produzione di notizie. Quattrociocchi dimostra che la teoria della “selective exposure” domina il consumo di notizie e crea diversi ambienti segregati e non comunicanti basati su diversi pregiudizi e diversi conformismi: in queste echo-chamber le notizie che contraddicono le opinioni dominanti vengono respinte o ignorate. Le false notizie che aderiscono...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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