Un pezzo da leggere di Connie Chan descrive attentamente WeChat, un’app super ultra diffusa in Cina e che in Occidente è percepita soprattutto come un servizio per scambiarsi messaggi in voce asincroni e altre cose simili. Mentre in Cina è una piattaforma, un’infrastruttura che abilita una classe nuova di servizi commerciali e altro, completamente nativa nel mondo mobile. Il pezzo va...
Autore - Luca De Biase
In Australia non si può fare a meno di incontrare questo alimento. Si chiama Vegemite. Si spalma sul pane a colazione. Non piace proprio a tutti ma gli australiani lo considerano la loro Nutella. Ha una storia connessa alla storia eroica dei militari australiani che hanno combattuto la Prima Guerra Mondiale. E ancora adesso è una sorta di orgoglio nazionale. È fatto con i resti del lievito che...
Un attacco al sistema mail del Pentagono da parte, si sospetta, di intrusi russi. Niente di classificato è stato compromesso. Ma ancora una volta si capisce che la protezione delle comunicazioni online è molto molto difficile (Nbc). Vedi il caso Sony. Pare che si debba fare un salto nel sistema della sicurezza online.
Si tratta di uno di quei pezzi di bravura giornalistici che ogni tanto riescono soprattutto in America. Peter Elkind ha ricostruito la storia del cyberattacco alla Sony Pictures che nel novembre scorso ha messo in ginocchio la società, poco prima dell’uscita di The Interview, il film farsesco sull’attentato al dittatore della Corea del Nord. Nel corso di quell’attacco, sono...
Un brevetto acquistato da Facebook consente di usare il social network per valutare l’affidabilità delle persone come debitori (Vb).
Jean-Louis Gassée discute delle implicazioni delle recenti innovazioni introdotte da Apple per facilitare il blocco della pubblicità con Safari (Qz). Un pezzo da leggere per comprendere la complessità di questo genere di scelte. Certo che stando in un posto dove i giga di connessione costano molto, è molto gradito un sistema che limita lo scaricamento di pubblicità.
In pratica, la legge che obbliga i giornali a farsi pagare un diritto d’autore da Google per i link pubblicati da Google News ha portato l’azienda americana alla decisione di chiudere il servizio e si è ritorta contro i piccoli editori (arstechnica).
Italiani emigrati in Australia dal Nord, Lombardia e Veneto, con attività imprenditoriali avviate. Vivono a Sydney con orgoglio e soddisfazione. Uno di loro dal 1976. Altri da tre anni. Le loro frasi sono un coro coerente. «Qui si pagano le tasse. Qui se sbagli una sola volta ti mandano via. Qui se un politico è accusato di aver ricevuto in regalo una bottiglia di champagne da 250 dollari si...
Ricevo e pubblico – con il suo consenso – questo pezzo di Fiorello Cortiana, a proposito della Dichiarazione dei diritti in internet. Fiorello ne è stato un grande pioniere. Sono passati diversi anni da quando a Tunisi, nel 2005, lanciammo l’appello “Tunisi mon amour” per un Bill of Rights che, come nel 1689 per il Parlamento britannico era “un atto che dichiara i diritti...
È passato giusto giusto un anno da quando è cominciato il lavoro della Commissione sui diritti in internet alla Camera dei Deputati, a Roma. E oggi si conclude. Riunioni, ricerche, confronti internazionali, comitati ristretti, tante mail, tanti viaggi a Roma, una consultazione, molte audizioni, altri comitati e altre riunioni: la Dichiarazione è pronta, con le spiegazioni delle variazioni...


