Giuliano Castigliego ha scritto un pezzo non consolatorio per tutti quelli che stanno meditando sul senso della sconfitta.
Meditare sulla sconfitta significa pensare a quello che veramente vogliamo vincere. Significa di conseguenza pensare alle forme dell’esclusione e dell’inclusione sociale. È un percorso di formazione, ovviamente. E soprattutto è la presa di coscienza di quella sorta di imperativo che gli umani si portano dentro: «devi farcela». Senza di esso, con tutti i rischi che esso produce, non ci sarebbe società, non ci sarebbe vita, probabilmente.
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