Negli ultimi trent’anni si sono accentuate tendenze e tentazioni esistite sempre. La politica ha legittimato le “mezza verità” come strumento di lotta. La pubblicità ha abituato alla manipolazione delle emozioni per fini commerciali. La gestione della comunicazione è diventata una disciplina per specialisti di tutto salvo che di autenticità. E questo genere di società del “soggettivo” ha sciolto nell’indistinto ogni definizione di vero e falso. Proiettando anche in internet questa attitudine.
Ma su internet si può proiettare tutto. Anche la qualità della cultura. Stamattina se ne parla presentando la ricerca di Civita all’Ara Pacis a Roma. Ma è una ricerca tutta da fare. I musei del futuro serviranno a questo. Imho.
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