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La leadership potenziale del museo

Notevole giornata al Maxxi sul ruolo dei musei nell’infosfera. Proprio il giorno dopo il lancio dell’iniziativa del Mibac sulla digitalizzazione dei musei. 

I musei statali italiani sono oltre trecento, meno della metà ha un sito e meno della metà di quella metà lo ha fatto cinque anni fa. Ingaggio del pubblico, facilità d’uso, soluzioni visuali, presenza sensata sui social, sono argomenti di minoranza, ancora. Come se si trattasse di un ritardo nell’abbracciare le “nuove tecnologie” mentre è semplicemente disinteresse e sciatteria nei confronti del pubblico. Che non pensa a internet come una nuova tecnologia ma semplicemente come parte scontata della sua esperienza quotidiana.

Proposte ed esempi importanti sono stati presentati al Maxxi. Ma soprattutto si è vista energia e passione autentica. Per contribuire a un progetto culturale di primaria importanza.

Oggi connettersi bene ai social è solo necessario. Il tema visionario è casomai quello di connettersi alla nuova onda innovativa, per la gestione e comunicazione del museo come per la produzione di esibizioni: big data, internet delle cose, intelligenza artificiale, produzione additiva, neuro-bio-nano… Con una missione: rielaborare la funzione del museo nella contemporaneità. Pensando profondamente all’economia della conoscenza. Con un piglio progettuale e non passivo. Forti di una convizione identitaria.

L’identità del museo è fondata sulla sua tradizionale funzione di distinguere e valorizzare ciò che è importante. Ma la tradizione non è fare lo cose che si sono sempre fatte. È la sorgente culturale del “saper fare bene le cose”. Mai come oggi è necessario saper distinguere bene ciò che è importante. Il museo che si connette, che progetta intercettando la nuova ondata innovativa, che pensa e valuta la sua attività in funzione dei risultati che ottiene per il suo pubblico è una struttura fondamentale nella costruzione sana del futuro.

Se il museo risponde a questa chiamata e coglie l’opportunità, le nuove tecnologie sono vecchie e il museo è nuovo.

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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