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Esther Paniagua – ERROR 404

Esther Paniagua ha scritto: Error 404. Siete pronti per un mondo senza internet?, Einaudi 2022. “Error 404 è il tipico messaggio di errore che comprare in rete quando un contenuto non è più disponibile. Un titolo che allude al crollo della rete. Perché la domanda non è se internet collasserà ma quando”. «Nel 1909 lo scrittore britannico E. M Forster pubblicò un breve racconto distopico, La macchina si ferma. Vi descriveva un mondo inabitabile, ridotto in cenere, i cui abitanti erano costretti a vivere isolati, reclusi in celle sotterranee all’interno di una macchina da cui erano...

media perplessità Post

Vox Populi, Vox Mea

Elon Musk ha fatto una raccolta di voti sulla riammissione di Donald Trump su Twitter usando il suo account sulla piattaforma che ha comprato recentemente. Poiché quei voti sono andati quasi per il 52% a favore della riammissione, Musk ha usato la frase classica delle democrazie, “il popolo ha parlato”. E ha rafforzato il concetto sciorinando una frase latina: “Vox Populi, Vox Dei”. Si dovrebbe dubitare che quello che ha parlato sia “il popolo”. E soprattutto che sia “Vox Dei”. In realtà è la voce di Musk stesso. Il nuovo motto della democrazia...

english (sort of) media Post

Elon’s mask

Twitter used to be a platform to share stories. Now is the story. And it demonstrates the power of media ecology in explaining what is happening and imagine what can happen.  Elon’s mask The expression “elon’s mask” is used here to designate a formidable, controversial, post-modern and very risky kind of communication stlye. The champion of this kind of communication is of course Elon Musk. But since the Southafrican entrepreneur bought Twitter, it is also becoming the worst danger for his companies. It could be his Waterloo, says Vivek Wadhwa, author, academic and entrepreneur, in a...

aaa Lavoro del futuro Post

Il lavoro nel futuro. Upskilling e dintorni

Oggi ho partecipato a un convegno di Upskill4Future con Fondazione Sodalitas e Impronta Etica. Ho detto e soprattutto imparato un po’ di cose. Qui metto soprattutto appunti, che poi si possono approfondire e qualificare. Secondo un’indagine di PwC, i lavoratori di un insieme di paesi piuttosto  sono divisi nella lettura del loro futuro: circa il 40% pensa che le loro capacità lavorative saranno obsolete tra cinque anni, il 50% è molto ottimista per il futuro. È uno dei modi di introdurre la polarizzazione. La distanza crescente tra chi ce la fa e chi resta indietro. Una distanza che...

Bill of rights libri partecipazione perplessità Post

Elon Musk, libertà di espressione, rispetto della diversità, regole sociali e labirinti morali. Con tre libri per discutere i preconcetti

Elon Musk alla fine si prende Twitter. È l’occasione di riparlare di libertà di espressione. Non solo per condannare chi vieta l’espressione libera e non solo per osservare che di quel diritto si può anche abusare. Citiamo anche i casi in cui quella libertà fondamentale viene messa in discussione per via di autocensura. In questo post commento il tema della libertà di espressione e segnalo tre libri che toccano un aspetto laterale ma non secondario di questo diritto fondamentale, il politically correct. Tema che dovrebbe uniformare il linguaggio a regole che evitino di offendere, ma che...

libri New Crossroads Post

Per farsi un’idea della distanza crescente tra l’Occidente e la Cina nel digitale

Con la costruzione di una grande muraglia legale, il mondo digitale americano e quello cinese si stanno separando. Con conseguenze tutte da capire. Perché le interrelazioni tra le due economie erano estese e ramificate. In questo post segnalo tre libri da leggere per comprendere quello che sta succedendo. Che cosa succede in Cina? L’ipotesi tradizionale, secondo la quale con lo sviluppo economico sarebbe arrivata la libertà politica, si è rivelata del tutto infondata. I risultati ottenuti dalla politica del Partito Comunista Cinese ne tengono invece molto alta la legittimità, eventualmente...

Bill of rights partecipazione perplessità Post

La privacy transatlantica e il nuovo ordine mondiale dei diritti

Ho seguito lo sviluppo di questa notizia nella scorsa settimana: President Biden Signs Executive Order to Implement the European Union-U.S. Data Privacy Framework (fonte: White House). La faticosa regolamentazione del traffico di dati tra le due sponde dell’Atlantico: dopo la cancellazione del “Safe harbor” e del “Privacy shield”, gli americani sembrano concedere un po’ di attenzione ai diritti degli europei. Ma la strada è ancora lunga. E i britannici post-brexit prendono la scorciatoia. Il governo britannico agisce in modo ormai molto simile a una serie...

innovazione media partecipazione Post

UNESCO. La cultura è un bene comune globale

Grazie a Paolo Granata che era presente, vedo questa notizia. Le cui conseguenze possibili sono più grandi di quanto possa pensare chi è convinto che la cultura sia qualcosa di meno che indispensabile alla sostenibilità. A Città del Messico, i rappresentanti di 150 stati hanno adottato all’unanimità un’ambiziosa Dichiarazione per la Cultura, al termine di una conferenza di tre giorni convocata dall’UNESCO per concretizzare un lavoro durato anni. Il testo afferma che la cultura è un “bene comune globale”. Alla conferenza MondiaCult 2022 hanno partecipato 135...

partecipazione perplessità Post

L’equilibrio dei vincitori: elezioni, costituzione, Europa

Preoccupazioni e trionfalismo si sentono vibrare in giro per l’Italia che si accinge a votare e a valutare l’esito del voto. Qualunque cosa succeda conterà la Costituzione, l’Europa, il Presidente della Repubblica e ovviamente il nuovo Parlamento. Sicuramente questo conterà molto. Ma non conterà più di quanto l’equilibrio costituzionale, internazionale e razionale consentiranno al nuovo Parlamento di contare. Il che è un bene per tutti. In molti paesi, meno spesso in Italia per la verità, alla proclamazione dell’esito elettorale, i vincitori di solito tentano di dire qualcosa come “saremo il...

partecipazione perplessità Post

Come fanno politica quelli che si occupano di cose importanti?

Una fisiologica patologia: in una campagna elettorale è quasi ovvio sentir parlare soprattutto di ciò che distingue, di ciò che divide le parti politiche, di ciò che ne rafforza l’identità. Il punto che mi preoccupa è che le questioni che dividono sono spesso meno importanti delle questioni che uniscono e che riguardano il bene comune. A quanto pare non si vincono le elezioni dicendo che tutti sono d’accordo su fare il bene comune. Quindi non si sente molto dire che le due infrastrutture sociali fondamentali, la sanità e l’educazione, vanno riconfigurate. La sanità deve assumere...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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