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Cyberbullismo: la maleducazione non si ferma con una legge imprecisa

Le sofferenze delle vittime della violenza sono incommensurabili con ogni altra considerazione. Minori, donne, persone deboli che sono fatte oggetto di violenza stupida, cattiva, reiterata, vanno difesi. In città ci sono molti posti dove i minori è bene che non vadano. I genitori lo sanno e lo insegnano ai figli. Su internet ci sono altrettanti posti dove è bene che i minori non vadano. Ma i genitori non sembrano in grado di proteggerli online. Del resto tutto questo è generalizzato: i deboli online non sono protetti dai maleducati violenti se non sono capaci di usare gli strumenti, di...

Bill of rights perplessità Post

Cory Doctorow aiuta a svegliare l’attenzione su un errore che la Camera dei Deputati sta facendo, smentendosi

Cory Doctorow risveglia l’attenzione sull’assurda tentazione di fare una finta legge sul cyberbullismo allo scopo reale di tarpare le ali a qualunque genere di critica online. I politici probabilmente sono antropologicamente accomunati da una sorta di ossessione per le critiche che ricevono online, spesso ingiuste e preconcette. E forse per questo stanno facendo passare una legge che smonta ogni possibilità di critica. Ma se avessero letto la Dichiarazione dei diritti in internet che hanno votato all’unanimità starebbero facendo autocritica… Cory Doctorow: Italy on the...

innovazione Post

Apple verso il 7: tasse, tecnologie, senso

Arriva il 7, nel senso del giorno e del numero del nuovo modello di iPhone. Tutti osservano che la Apple basa ancora la maggior parte dei suoi profitti sul telefono che ha sconvolto il mondo delle telecomunicazioni nel 2007, che negli ultimi tempi ha perso terreno in termini di crescita sul mercato, e che il grande rilancio avverrà nel 2017, dieci anni dopo (Bloomberg). Nel gennaio del 2007 in effetti è partita la vicenda degli smartphone e nell’estate dello stesso 2007 hanno fatto capolino i primi mutui non pagati che hanno portato alla crisi finanziaria che ancora stiamo pagando. Due...

Attenzione media media partecipazione perplessità Post

La prima volta di Gigi D’Alessio alla Festa dell’Unità. Una popolarità a prova di polemiche

Il dibattito sul copyright e il monopolio Siae, ieri alla Festa dell’Unità di Torino, è stato preceduto da polemiche più o meno comprensibili sull’annunciata presenza di Gigi D’Alessio, cantautore. E giusto prima dell’inizio ha subito un ulteriore colpo: annunciando l’imminente dibattito, una dei responsabili e speaker della festa ha definito “tassa” la raccolta di Siae per il diritto d’autore, il che ha indotto l’artista Giovanni Caccamo, che avrebbe dovuto partecipare, a rinunciare per protesta. Alla fine c’erano rappresentanti...

Attenzione media innovazione media Post

Per Zuckerberg Facebook è un’azienda di tecnologia. Altri dicono che è una media company. E altri sostengono che è una utility

Mark Zuckerberg ha risposto a uno studente della Luiss: “no, non siamo una media company: noi facciamo tecnologia”. Mathew Ingram non è d’accordo e, su Fortune, risponde senza dubbi: “Sorry Mark Zuckerberg, But Facebook Is Definitely a Media Company“. Tempo fa però dana boyd aveva proposto una terza via: “Facebook is a utility; utilities get regulated“. Se pensiamo al prodotto dell’attività delle persone che lavorano a Facebook, indubbiamente, vediamo che la generazione di software e la gestione di computer è il centro del lavoro. Quindi è...

innovazione Post

Industria 4.0: perché la Cina può perdere; America ed Europa possono avanzare; e l’Italia…

Nella foto c’è un vecchio “concept” di robot industriale della cinese Sany Heavy Machinery (IndustryTap). L’automazione industriale, con robot di nuova generazione, big data per la manutenzione predittiva e il super-just-in-time, le nuove macchine per la produzione additiva e i sistemi di co-progettazione e prototipazione accelerata, iper-customizzazione, è la nuova frontiera della produzione. E a differenza di quanto succedeva in passato, in questo nuovo contesto, il costo del lavoro non è più la variabile fondamentale per la competizione. Molto più importante, per...

Attenzione media informazione media partecipazione Post

Le gabbie dorate dei media digitali e il giornalismo: una storia del futuro

Il mondo digitale è diventato un argomento per i giornali generalisti nei primi anni Ottanta, quando è partito il fenomeno dei personal computer. Ma era un argomento assolutamente marginale. Almeno fino ai primi anni Novanta, in quei giornali, si faticava a ottenere spazio per qualunque articolo, persino un’intervista a Bill Gates. In America c’era qualcosa di più, non moltissimo. In Italia, Franco Carlini e pochi altri. Il genere del giornalismo interessato alla tecnologia digitale si è presto diviso tra i molti articoli per impallinati, con riviste specializzate per tirar fuori...

La disinformazione online e quello che possiamo fare. Quattrociocchi, Pariser, Menczer, Fournier, Quelch, Rietveld

La disinformazione non è nata con internet e tanto meno su Facebook. Gli esempi non mancano. Il caso Boffo è stato costruito sui giornali di carta e da giornalisti che non avevano molte idee sul digitale (Feltri su Repubblica). Il caso Telekom Serbia fu ingigantito dalla televisione posseduta dal capo di un importante partito italiano (Wikipedia). Ma ci sono anche casi più importanti e recenti: se la Brexit è un disastro politico tra le sue cause c’è la disinformazione portata avanti nel tempo dai giornali di carta più popolari in Inghilterra e Galles (questo blog). Il problema non è...

Bill of rights innovazione partecipazione perplessità Post

La Guerra Fredda si è trasformata nella Guerra Digitale. Le spie sono ovunque. E non si sa chi vince

E il gruppo di spie digitali Shadow Brokers ha messo in vendita all’asta online molti file che dovevano restare segreti, comprese alcune cyberarmi. A quanto pare, gli Shadow Brokers si fanno così vanto di aver violato la NSA e Equation Group l’organizzazione di spie digitali che si vocifera fiancheggi l’agenzia segreta per la sicurezza americana – famigerata per l’iperspionaggio ai danni di più o meno tutti reso noto da Edward Snowden. Equation Group è stata leader per vent’anni nel cyberspionaggio e si dice che abbia infettato con i suoi sistemi di...

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La cultura del piagnisteo. Un passaggio del pezzo di Scott Anderson che si può generalizzare

Il grande reportage-storico di Scott Anderson con le foto di Paolo Pellegrin, della Magnum, è stato pubblicato dal New York Times Magazine ed è disponibile online. Una traduzione in italiano è stata riportata ieri su Repubblica. È un grande pezzo di giornalismo. Con qualche angolo che va oltre. Come quando Anderson trova le parole per descrivere “la cultura del piagnisteo, dove a giocare un ruolo centrale non era quello a cui aspiri, ma quello a cui ti opponi”. In inglese suona più pulita: One of the Arab world’s most prominent and debilitating features, I had long felt, was a...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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