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Fake imaging. Come i cracker del futuro si attrezzano per imbrogliare le auto autonome

Gli amici di Equiliber stanno discutendo di come in futuro le auto a guida autonoma potranno essere ingannate. Non si tratta soltanto di entrare surrettiziamente nei loro computer o nelle loro comunicazioni digitali (cosa che comunque preoccupa come dimostra la decisione di Charlie Miller). Si potranno mandare in tilt i computer di bordo anche mostrando loro immagini che notoriamente li traggono in errore. Ne parla la BBC e OpenAI. Prospettiva complicata… La strada per l’auto autonoma potrebbe essere piuttosto tortuosa…

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Ducati, lire, piccoli… Il dibattito sull’euro avviato da Zingales sul Sole 24 ore

Ovviamente, non può essere il mio compito quello di contribuire al dibattito sulla permanenza dell’Italia nell’euro avviato da Luigi Zingales sul Sole 24 Ore. Ma sono affascinato dalle domande che l’economista propone di porsi: “Primo, se nel lungo periodo è preferibile per un Paese come l’Italia avere una moneta comune con il resto del (Nord) Europa o no. Secondo, quanto elevati (e duraturi) possano essere i vantaggi e gli svantaggi della svalutazione della nostra moneta nazionale che seguirebbe naturalmente dopo un’uscita dell’Italia dall’euro. Terzo, quanto elevati...

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Chantal Saint-Blancat. La diaspora degli scienziati italiani

Chantal Saint-Blancat scrive un libro da leggere intitolato Ricercare altrove. Fuga dei cervelli, circolazione dei talenti, opportunità (il Mulino 2017). Contesta l’idea semplicistica che il “mercato” spieghi gli spostamenti degli scienziati dall’Italia verso il resto del mondo e il numero inferiore di scienziati che fanno il percorso inverso. In realtà, le biografie sono sempre più complesse e ricche di senso. E le genealogie delle idee sono sempre più intriganti delle semplici giustificazioni iper-razionali tipicamente formulate ex-post allo scopo di sostenere...

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Charlie Miller lascia Uber. Ma non per il solito motivo per cui si lascia Uber

Charlie Miller aveva un posto nella cybersicurezza per il taxi senza autista di Uber. Era diventato famoso per aver hackerato una Jeep Cherokee prendendone il controllo a distanza. Pare che non creda che sia possibile creare auto autonome sicure dagli hacker (BoingBoing). Se avesse ragione, dicono alcuni, un grande avvenire sarebbe già dietro le spalle. Ma, secondo altri, se questo fosse vero, anche le auto normali dovrebbero cominciare ad andare in crisi. Di certo, c’è un grande dilemma davanti a noi. Dovremo fare una nuova rete – più controllata – per connettere oggetti...

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Sum#01 a Ivrea. Difficili equilibri

Le idee non sono posizioni. Le informazioni non sono armi. L’immaginazione che serve agli scienziati, agli imprenditori e persino ai politici per costruire il futuro consapevolmente è la stessa, nella sostanza, che serve ai cittadini che devono riconoscere il valore delle loro proposte. Serve avere un modo per stare tutti sulla stessa pagina delle notizie e poi casomai dividersi sulla sezione delle opinioni. È una vecchia idea ingenua. Ma l’ingenuità è necessaria quando lo è. Di questi tempi lo è. Sono al meeting organizzato dall’Associazione Gianroberto Casaleggio, in...

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I professionisti dell’antibufala

I professionisti dell’antimafia, diceva Leonardo Sciascia, non potrebbero continuare a lavorare se vincessero la battaglia contro la mafia. Un amico, impiegato all’agenzia dell’Onu che si occupava di combattere l’apartheid sudafricana, fu licenziato quando quella pratica orribile fu abolita. Ma i promotori della lotta alle bufale in rete si stanno preparando a un’analoga eventualità con un colpo di astrazione in più: sostenendo che il web è il mezzo di comunicazione delle bufale, dicono in effetti una bufala, e si proteggono da un’eventuale vittoria finale...

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Psicologia trumpista

Alla ricerca di una sorta di armonizzazione dello shock di avere eletto Trump, gli americani cercano anche nella psicologia una spiegazione. E a quanto pare la trovano nelle varie forme di accecamento che l’autodifesa cerebrale mette in campo contro le paure e i fastidi… (Vox).

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Correlazioni e cause: social media, giornali, populismo

Walter Quattrociocchi esce lunedì 6 marzo con un nuovo articolo su Pnas. Analizza le echo-chamber che si formano sui social network studiando le interazioni di 376 milioni di utenti Facebook con più di 900 giornali e sistemi di produzione di notizie. Quattrociocchi dimostra che la teoria della “selective exposure” domina il consumo di notizie e crea diversi ambienti segregati e non comunicanti basati su diversi pregiudizi e diversi conformismi: in queste echo-chamber le notizie che contraddicono le opinioni dominanti vengono respinte o ignorate. Le false notizie che aderiscono...

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Ancora una volta: stupido è chi stupido fa

Ancora una volta mi chiedono di commentare sulla possibilità che internet ci renda stupidi. Questa volta, con profondità maggiore del solito, se lo chiede il programma Moby Dick della Radio Svizzera Italiana. E questi sono i miei appunti. Stupido è chi stupido fa. Internet è la possibilità di accedere alle più ricche fonti di informazione mai viste nella storia: siamo capaci di gestire questa enorme ricchezza? Internet ci svela la nostra stupidità e sfida a espandere la nostra consapevolezza Individualmente, i cambiamenti sono: nella strategia di memorizzazione (lo sforzo non è nel ricordare...

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Essere stati digitali

Il rapporto tra il potere statale e il potere digitale si va confondendo nell’operatività quotidiana. Avviene in quel genere di spazi nei quali per esempio uno stato come la Russia può essere indicato come mandante di gruppi di smanettoni che riescono a influenzare pesantemente la politica interna di altre nazioni come gli Stati Uniti. Avviene dove i servizi segreti di una nazione, come gli Stati Uniti, possono spiare i capi di stato avversari e alleati, o far cadere politici della loro stessa nazione facendo emergere che sono al servizio di una nazione straniera (Post). Ma avviene...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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