È chiaro che Google ha un’influenza culturale enorme. Ed è evidente che internet nell’insieme ha contribuito a cambiare l’approccio alla conoscenza. Nicholas Carr ha voluto vedere il bicchiere mezzo vuoto scrivendo il suo famoso articolo: “Is Google Making Us Stupid?“. Altri, come David Weinberger (“Too big to know“) e Clay Shirky (“Cognitive Surplus“) hanno visto le grandi opportunità che la condivisione delle conoscenze abilitata dalla rete offre alla crescita della cultura. Di certo, la strategia di memorizzazione è cambiata...
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New Bologna Times
Il New York Times – lo avrete visto – ha dedicato un pezzo bellissimo a Bologna: Italian Neighbors Build a Social Network, First Online, Then Off. L’idea della “social street” era piaciuta anche agli italiani, ma chissà perché ora che piace anche agli americani ci piace ancora di più. Ma il punto è che la relazione tra la rete sociale online e la rete sociale offline si rafforzano a vicenda in modo molto intenso ed emotivamente soddisfacente. Ovviamente è da tempo che abbiamo compreso come la distinzione tra le dimensioni che un tempo molti chiamavano...
Strumenti per valutare l’attenzione, la sopravvalutata moneta dei media
L’attenzione è considerata la moneta fondamentale per valutare il successo editoriale. Ma potrebbe essere una moneta sopravvalutata. Anche perché non è banale da quantificare. Ma è facile da manipolare. In realtà, molte misure dell’attenzione la scambiano per il tempo. Lo share di tempo mediatico che si dedica a un mezzo di comunicazione o a un servizio editorie non è attenzione ma una sua proxy basata sull’ipotesi che l’attenzione sia costante per il tempo di collegamento. Il che ovviamente non è. Piuttosto è molto variabile. Cambia con le tecniche di stimolo delle...
Le vaste implicazioni del nuovo blocca-pubblicità by Apple
Jean-Louis Gassée discute delle implicazioni delle recenti innovazioni introdotte da Apple per facilitare il blocco della pubblicità con Safari (Qz). Un pezzo da leggere per comprendere la complessità di questo genere di scelte. Certo che stando in un posto dove i giga di connessione costano molto, è molto gradito un sistema che limita lo scaricamento di pubblicità.
CVD: la strada spagnola per il copyright dei giornali è controproducente
In pratica, la legge che obbliga i giornali a farsi pagare un diritto d’autore da Google per i link pubblicati da Google News ha portato l’azienda americana alla decisione di chiudere il servizio e si è ritorta contro i piccoli editori (arstechnica).
Oggi è il giorno della Dichiarazione dei diritti in internet
È passato giusto giusto un anno da quando è cominciato il lavoro della Commissione sui diritti in internet alla Camera dei Deputati, a Roma. E oggi si conclude. Riunioni, ricerche, confronti internazionali, comitati ristretti, tante mail, tanti viaggi a Roma, una consultazione, molte audizioni, altri comitati e altre riunioni: la Dichiarazione è pronta, con le spiegazioni delle variazioni rispetto alla bozza. Probabilmente oggi verrà approvata dalla Commissione. E poi cercherà di ottenere una mozione favorevole in assemblea. E poi.. Si spera che prosegua la sua strada in un confronto europeo...
Google. Basta saperlo…
Un articolo su quello che c’è da sapere delle ricerche su Google e delle motivazioni dell’azienda (BusinessInsider Australia). A metà agosto, Google dovrebbe rispondere alle obiezioni mosse dall’Antitrust Europea. Ma in ogni caso, gli utenti possono vivere meglio se sono consapevoli degli strumenti che usano. E magari questo può creare nuove opportunità per piattaforme e servizi diversi, utili a integrare il percorso pratico della conoscenza che il web consente e che non dovrebbe essere limitato a poche grandi e ottime ma necessariamente limitate piattaforme.
La storia di Twitter alla radio. E una vecchia storia di Steve Jobs
Ritrovo una recentissima trasmissione a WikiRadio, di Rai3, dedicata alla storia di Twitter. È stato divertente registrarla, tutta d’un fiato. Bravissimi i produttori che l’hanno messa insieme. Magari ascolta e fammi sapere che ne pensi. (wikiradio) ———————— Solo per completezza, segnalo anche che anni fa avevo contribuito a una commossa e abbastanza lenta storia di Steve Jobs. Poi sono uscite talmente tante biografie che forse questa vale come un ripasso. Vale la pena di ricordare che è tutto raccontato all’impronta, a memoria...
Gartner consiglia gli operatori mobili: aumentate il traffico offerto ai clienti
La domanda di internet mobile cresce vertiginosamente. Gli smartphone aumentano (Apple, Huawei nei dati recenti stanno guidando la crescita, ma ovviamente Samsung è lì, mentre Microsoft sembra in ritirata) e chiedono banda. Secondo Gartner, per posizionarsi meglio sul mercato, gli operatori mobili devono aumentare il traffico offerto ai clienti con i loro pacchetti standard. (Foto presa da Hype, Google dice che è utilizzabile). Si direbbe che la competizione tra gli operatori possa essere riaccesa. Anche se l’Europa abolisce solo gradualmente il roaming, i consumatori già oggi chiedono...
Background. Come si fa un buon titolo di film?
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