Grazie per questa bellissima riunione di oggi! Alle 17:00, oggi alla libreria Blu Book, via Toselli 23, Pisa: Homo pluralis con Emanuele Baldacci, Adriano Fabris, Alberto Di Minin, Dino Pedreschi. Scrivono gli organizzatori: Venerdì 10 aprile, alle ore 17, alla libreria Blu Book di Pisa, in via Toselli 23, il giornalista e scrittore Luca De Biase presenterà il suo libro “Homo pluralis. Essere umani nell’era tecnologica”. Ne discuteranno con lui il filosofo Adriano Fabris e l’informatico Dino Pedreschi, entrambi docenti dell’Università di Pisa, Alberto Di Minin, professore di Management...
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Architettura dell’informazione: Elizabeth Buie sul WIAD
Elizabeth Buie, autorità internazionale dell’architettura dell’informazione, ha fatto esperienze importantissime sull’innovazione dell’interfaccia dei sistemi pubblici a favore dei cittadini. Sottolinea come una interfaccia sensata favorisca i cittadini sia perché li facilita nell’interazione con gli uffici pubblici e il resto, sia perché motiva i funzionari pubblici a lavorare meglio. In fondo aggiunge senso a tutto. Elizabeth ha raccolto le sue considerazioni sulla giornata dedicata all’architettura dell’informazione in un post sul suo blog: World...
Khaled Fouad Allam e il senso
Khaled Fouad Allam scrive un saggio da leggere. La sua bella cultura aperta ai diversi punti di vista arricchisce per tutto il suo “Jihadista della porta accanto“. Compresi alcuni passaggi sulla realtà dell’infosfera: il senso della storia serve al senso del futuro. Ecco alcuni passaggi. «Internet, nell’uso che ne fanno i militanti dell’islam politico, consiste in una strategia della manipolazione del consenso. Ma questo consenso è reso possibile perché, negli anni passati, le stesse televisioni satellitari hanno preparato il terreno a un cambiamento di vedute...
Homo pluralis: una lettura in breve
Forse qualcuno può gradire una lettura riassuntiva e schematica del libro Homo pluralis che ho scritto per Codice. La grande trasformazione del mondo attuale non è certo “determinata” da internet ma non si comprende se non si comprende internet. Con tutto quello che è successo finora, dopo l’esordio del web e del browser nella prima metà degli anni Novanta, si potrebbe pensare che il più sia avvenuto. In fondo la digitalizzazione del sapere è compiuta al 98% (Hilbert). Ma non è così: intelligenza artificiale, attività finanziarie guidate dagli algoritmi, auto che si guidano...
Gershenfeld, Ratti. Artigianato e architettura open source
Da un pezzo scritto per Aspenia sul libro di Carlo Ratti, Architettura open source: “Il digitale si fonde nell’ambiente, accelerando e generalizzando l’innovazione. L’architettura non può esimersi dal partecipare a questa evoluzione. Ma come? Continuando a pensarsi come il frutto – eroico o dittatoriale – del genio individuale che impone la sua visione al mondo? O abbandonando il campo alle dinamiche spontanee, collettive, dettate dalla complessità della vita attuale? Architettura dei professionisti o architettura dei cittadini? Forse è sempre stata altrove la...
I computer vanno più veloci, gli umani vanno più lontano. Internet assume la forma del racconto che ci diamo del futuro
Immersi nelle storie, come direbbe Frank Rose, gli umani tendono a interpretare i fatti in base ai racconti di cui sono capaci. Siamo le nostre narrazioni, dice il neuroscienziato Michael Gazzaniga, perché produciamo continuamente ipotesi per interpretare i fatti in modo da metterli in fila uno dopo l’altro, anche se talvolta questo costringe la realtà entro confini troppo stretti. Certi racconti si rivelano altrettante gabbie mentali. Ma anche questo ha delle conseguenze. I racconti che pervadono il presente spiegano il futuro. O contribuiscono a spiegarlo perché costruiscono le...
A Trieste. Città come piattaforma open source
A Trieste la pratica dell’idea di “città come piattaforma open source” va avanti. Grazie al lavoro di persone come Salvatore Iaconesi, dell’Isia di Firenze, di giovani progettisti come Mirko Balducci, Marina Bassani, Marta Maldini, Guido Marchesini, Mattia Mezzabotta, Francesco Puccinelli, Andrea Santarossa e Sara Ubaldini. E grazie a un Comune, dove evidentemente qualcuno ascolta. “L’intento di creare una Città Open Source dove l’amministrazione rilascia le API (Application Programming Interfaces) cittadine e un vero e proprio City Construction Kit, offerto ai...
Un paese senza sovranità e senza Processo di Norimberga. Due libri e un video per guardare dall’alto il labirinto italiano
Le tecniche per uscire da un labirinto prevedono di solito di trovare una regola tattica-analitica che consenta di provare tutte le strade e ricordare quelle già sperimentate con insuccesso. Ma la regola strategica-sintetica è tentare di guardarlo dall’esterno. Umberto Eco è un esperto. E leggere la storia d’Italia dalla fine della guerra a oggi è come un labirinto. Dal quale occorrebbe venire fuori per poter guardare avanti. Non è escluso che sia arrivato il momento per riuscirci. Due libri letti nello stesso momento indicano una possibile visione sintetica. Con l’aggiunta...
Crescita esponenziale e intelligenza artificiale
È difficile pensare l’andamento esponenziale. Una crescita esponenziale può portare talmente lontano dal punto di partenza e con un’accelerazione talmente significativa che il tempo che ci vuole per cambiare totalmente i connotati del fenomeno è sostanzialmente imprevedibile. Per di più, di solito non si pensa anche al dopo. Cioè al momento in cui – quasi fatalmente – un fenomeno in crescita esponenziale comincia a rallentare per assumere una più naturale forma “logistica”. Sicché ci si può ingannare due volte: quando non si vede la crescita e quando, nel...
Ugo Morelli: il conflitto generativo
Ugo Morelli ha scritto “Il conflitto generativo. La responsabilità del dialogo contro la globalizzazione dell’indifferenza“, Città Nuova editrice 2014. Un libro che accompagna oltre un labirinto di pensieri vecchi e di pregiudizi fatti di parole poco indagate. L’indagine di Morelli è paziente. Ma svela realtà che i pregiudizi nascondono, oltre l’antitesi tra pace e guerra, oltre la confusione tra guerra e conflitto, oltre la confusione tra pace e indifferenza. Se la diversità è ricchezza culturale, il confronto è necessario, il conflitto possibile. E può essere...
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