Nell’economia della conoscenza l’educazione è come l’investimento e la ricerca è il generatore di valore aggiunto che consente di tenere a distanza i concorrenti. Non si compete senza conoscenza, diffusa e generativa. La riprogettazione della scuola deve partire da una visione e concretizzarsi in un piano d’azione. Le persone e le strutture che ci lavorano sono straordinariamente importanti. Per aiutarle occorre riuscire a condividere un modo di vedere innovativo. Innanzitutto prendiamo atto che l’educazione non è una dimensione limitata al mondo della scuola, ma...
Educazione strategica
Nell’economia della conoscenza la creazione e condivisione di saperi e competenze è l’investimento fondamentale
Memo scuola
Una serie di slide che riassume i temi della ricerca sulla scuola del futuro. Dalla preparazione a un futuro imprevedibile alla riconfigurazione del sistema educativo. Con una convinzione: prima la didattica.
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Digital Learning Futures: 3 things about future learning from Steve Wheeler
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Chiose alla frontiera dell’istruzione informale
Un precedente post dedicato alla progettazione dell’istruzione informale è stato commentato in modo profondamente istruttivo: grazie a Marco, Maurizio, Piero, Annamaria, Paolo, Alessandro. Ci torniamo e rilanciamo, a partire da questo vecchio ma interessante dato di fatto (via Leonardo Tosi di Indire): In pratica, impariamo la maggior parte di ciò che sappiamo in modo informale, anche se spendiamo la maggior parte di quello che ci costa l’educazione in attività di istruzione formale. Ci sono delle differenze da tener presente nelle diverse dimensioni dell’apprendimento:...
Cultura è innovazione
Cultura è innovazione. È probabilmente la questione decisiva per lo sviluppo italiano. Del resto, l’incrocio dei due temi è straordinariamente generativo. Ci sono centinaia di definizioni del concetto di cultura e forse ancora di più del concetto di innovazione. Ma cercando gli incroci vengono in mente tre dimensioni: 1. Cultura/natura: cultura come caratteristica essenziale dell’evoluzione della specie umana, che si adatta ovviamente per via genetica sulla scala dei milioni di anni, ma si adatta per via culturale sulla scala dei secoli o dei decenni dell’innovazione. E...
La misurazione come narrazione. La scuola nella stretta tra modernizzazione e perdita di senso
Un’intervista (via @demartin) a Giorgio Israel sulla valutazione a scuola va letta. E.A: Gli insegnanti di scuola sono alle prese con due spinte contrastanti: da un lato si richiede loro di rendere misurabili, oggettivabili e dunque valutabili gli apprendimenti, dall’altro gli si richiede di tener conto nella prassi didattica, e dunque anche in sede valutativa, di tutte le soggettività e individualità presenti nella classe. Si direbbe che a scuola esiste una cultura dello standard oggettivo che convive con una cultura della soggettività discrezionale. G. I: Il modo stesso in cui è...
Educatori chiedono di essere educati
Ricevo questo comunicato e lo condivido: Comunicato Stampa Scuola digitale, gli insegnanti chiedono più formazione Più formazione per l’uso delle ICT nel mondo della scuola. È la richiesta dei docenti delle scuole italiane emersa da una ricerca nazionale condotta su un campione di 1.332 docenti dall’Università di Milano-Bicocca in collaborazione con AICA e Telefono Azzurro. I dati sono stati presentati oggi nel corso del convegno “Smart Community: la città del futuro tra scuola e sviluppo sociale”, organizzata con il Comune di Cinisello Balsamo. Milano, 11 aprile 2014 – L’83 per cento degli...
Modesto contributo per una visione di lungo termine nel sistema “scuola, università, ricerca”
Stefania Giannini, ieri, alla presentazione italiana di Horizon 2020, ha detto che il suo scopo è portare il Miur a pensare per il lungo termine. È un’affermazione di grande importanza: fondamentalmente generosa, visto che significa lavorare probabilmente anche per il prossimo ministro; particolarmente ambiziosa, visto che significa lavorare sulle strutture più importanti del sistema del quale, attualmente, ha la responsabilità. Il Miur si occupa di scuola, università, ricerca e innovazione. Difficile pensare a qualcosa di più importante. Pensare alla lunga durata significa pensare a...
Acceleratore per l’Italia
E quindi passando per Treviso, Matteo Renzi è tornato a H-Farm. Questa volta come primo ministro. Dopo il pranzo nella “serra” di H-Farm, una passeggiata tra le casette dove nascono le startup e poi di corsa di nuovo a Roma. Ha detto: “Credo che questo sia un posto fantastico, uno dei posti che restituisce speranza e allarga il cuore. È il prototipo di un sistema di futuro dell’Italia in cui si dà lavoro e si concretizzano le idee, dove si costruiscono sogni e concretamente si esce dalla cultura del piagnisteo e della retorica del declino. Noi contiamo molto sul fatto che...
Fantasia al potere
Si diceva una volta: fantasia al potere. Non c’è tempo per pensarci, però, c’è solo tempo per esprimere desideri. E quindi di fantastico si realizza solo ciò che è nella fantasia di chi l’ha coltivata in precedenza. La progettualità dura e pura, rigorosa, europea, ha un passo lento e una visione lunga, anche se qualche volta appare un po’ ripetitiva. Quella progettualità, sintetizzata in formule come “agenda digitale”, resta un must, un quadro di riferimento dal quale non si dovrebbe tentare di scappare. Ma la si può animare, questo sì. Per trovare anche le...
Di Minin sul piano per la scuola
Da seguire. Tre priorità per la scuola, nel piano che sta seguendo il Miur con Alberto Di Minin. Connessione, formazione degli insegnanti, contenuti. In un approccio non dirigista. Un’impostazione da seguire con attenzione. Il punto è che questo genere di piani non dovrebbero essere di un governo ma degli italiani. E seguire una logica di sviluppo nel tempo che non dipende dalle mille deviazioni del ciclo elettorale-governativo. La scuola è troppo importante per lasciarla in balia delle evoluzioni del clima politico. Un po’ come l’agenda digitale. Che dovrebbe essere la...
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