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Attenzione media

Attenzione media informazione perplessità

Il prezzo degli scoop

Il costo dell’inchiesta di ProPublica che ha vinto il Pulitzer è arrivato alla fine intorno a 400mila dollari.
Non è molto diverso dai 150-450mila euro che gli editori – si dice – dovrebbero pagare per la pubblicazione di intercettazioni “proibite”.

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Informazione: chi spera non aspetta

L’idea è che, con tutto quello che è successo nel sistema dell’informazione, concentrarsi sulla crisi dei giornali tradizionali è davvero anacronistico. Invece, vale la pena di concentrarsi sulle opportunità aperte dalla trasformazione in atto. E fare qualcosa subito per coglierle. 1. Il quadro organizzativo di riferimento è quello dell’ecosistema dell’informazione, nel quale coevolvono logiche di mercato dell’informazione, di dono dell’informazione, di segnalazione e ricerca di informazione. Ciascun soggetto può trovare il suo percorso e la sua...

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Background, giornalismo

Nell’aprile del 1999, Andy Grove, capo dell’Intel, annunciò ai leader delle grandi aziende editoriali americane che i giornali di carta avevano ancora tre anni di vita. Non era la prima volta che si parlava di questo possibile scenario. Tanto che nel resoconto del New York Times si legge che forse gli editori avrebbero potuto alzare gli occhi al cielo per l’ennesima predizione catastrofica sul loro business. Ma non lo fecero. Perché quello era Andy Grove. E perché raccontava come anche all’Intel era toccato di affrontare una crisi simile, quando alla fine degli anni...

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NewsApp

Riccardo Luna pubblica in una nota su Facebook – in anteprima – un mio contributo al prossimo numero di Wired Italia: Content is king, si diceva: il contenuto era il Re Media che trasformava in esperienza di valore il frutto del lavoro delle tipografie, dei network televisivi, delle compagnie di telecomunicazioni, dei costruttori di piattaforme digitali. Ma internet è una repubblica. E in internet il Re conta fino a un certo punto: in ogni caso non per diritto di nascita, ma casomai solo se si mette come tutti al servizio della cosa comune. Il che vale anche per il giornalismo. Il...

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Riflessioni su iPad e giornali

Martin Langeveld offre una serie di riflessioni sull’impatto dell’iPad nell’industria editoriale. Un riassunto è qui, ma il post originale vale il tempo che richiede. Più sotto in questo box le osservazioni dell’Electronic Frontiers Foundation sul contratto che lega i produttori di apps (compresi quelli che fanno applicazioni giornalistiche) alla Apple. Dice Langeveld, in sintesi: L’iPad è un cambio di passo nella mobilità dei contenuti. Genererà un sensibile aumento delle vendite di contenuti per device mobili. I tempi di utilizzo dell’iPad e...

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Neppure Google guadagna con le news

Sentite le grandi lamentazioni degli editori, Murdoch in testa, sul fatto che Google guadagnerebbe con le notizie dei loro giornali, ci si domandava: ma è vero? E dunque pare proprio di no. Lo diceva Google che non fa fatturato con le news, ora lo registra anche Chris Dixon.

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Autori come imprenditori.. Editori come creatori..

Nell’epoca di internet il business editoriale è in trasformazione. E una possibile via d’uscita è che gli autori semplicemente diventino imprenditori di sé stessi. Luke Johnson, presidente della Royal Society of Arts e leader della compagnia di private equity Risk Capital partners, pone un vecchio problema in modo tanto diretto e sicuro da sfidare a rifletterci sopra di nuovo. La disintermediazione, si diceva una volta. Oggi si dice, come Johnson, che la quota riservata agli autori dal sistema editoriale tradizionale è un cattivo affare per loro: “Creative types pay a heavy...

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Taglio alto

Federica Sgaggio, giornalista dell’Arena, spiega perché ha deciso di aprire un blog. Sente il peso di un’evoluzione editoriale che tende a cambiare il lavoro dei giornalisti escludendoli progressivamente dal mondo degli intellettuali. Paradossalmente, dice Sgaggio, una giornalista che voglia far sentire la sua voce deve aprire un blog. Il suo si chiama: due colonne taglio basso. Suona come la risposta del caporedattore alla proposta del redattore (e il redattore pensa, in silenzio: “non vogliono dare importanza alla notizia”). La storia di Federica segnala una tendenza...

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BookBlogging – SCIENZA E MEDIA – Greco e Pitrelli

Pietro Greco e Nico Pitrelli hanno un scritto un libro concreto e sostanzioso su una delle frontiere più problematiche e affascinanti dell’informazione. Il rapporto tra giornalismo e scienza è uno dei luoghi della produzione mediatica dove appare più evidente la contraddizione tra velocità e affidabilità, tra comunicazione e informazione, tra ricerca giornalistica e promozione della ricerca scientifica. Greco e Pitrelli sono riusciti a dare il senso della complessità della situazione senza assecondare i preconcetti diffusi. Ricostruendo la storia dei rapporti tra giornali e scienza. E...

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Design, news e fact checking, ai tempi dell’iPad

Sarà il design – al completo, quello che va dalla grafica alla funzione, dalla fascinazione per la sperimentazione culturale alla concretezza del modello di business – a fare una grande differenza nel futuro dei magazine (e forse dei giornali), nell’epoca del discusso ma affascinante sistema iPad-iPhone-AppStore…  Anche se la discussione è ampia sulle qualità dell’oggetto, l’iPad suggerisce fantastiche possibilità creative. A Pentagram ci credono. Gianluca, giustamente, segnala. La discussione in materia è ampia. I giornali sono applicazioni che...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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