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Editoria alla TED. Spunti di riflessione

Per partecipare a TED, in teatro o addirittura in diretta via cavo, alcune centinaia di persone pagano alcune migliaia di euro. Non conosciamo il fatturato finale che è probabilmente rafforzato da sponsor, i quali peraltro concorrono in modo significativo alle spese. L’organizzazione è non profit, anche se naturalmente chi ci lavora è pagato e non sappiamo quanto. Stiamo comunque parlando di una struttura che riesce a far circolare alcuni milioni di euro. E che cresce e guadagna. È un nuovo tipo di editore. Anzi, ha qualcosa da insegnare agli editori tradizionali. La linea editoriale...

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Philip Campbell, Nature: le pubblicazioni scientifiche si aprono

Philip Campbell, direttore di Nature, incontrato a TED, osserva il più grande cambiamento editoriale del momento nel mondo della scienza: «Se i fondi pubblici finanziano la scienza, la scienza deve essere accessibile senza costi eccessivi per l’acquisto delle riviste». E, dimostrando molta lungimiranza, Campbell appoggia questo cambiamento. Non solo. La sua rivista rilancia. E avvia un dibattito sull’apertura culturale della scienza, la trasparenza delle regole per chi partecipa agli esperiementi, la qualità della partecipazione della società all’evoluzione della pratica...

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Il pubblico del web in Italia: più tempo e meno pagine

I dati Audiweb di aprile segnalano come al solito crescita sostenuta in un contesto mediatico molto complicato. Ma un dato si conferma piuttosto interessante: il pubblico aumenta il tempo che passa sul web ma diminuisce il numero di pagine consultate. Ci sono ormai 40 milioni e mezzo di utenti potenziali del web in Italia, ma solo 28 milioni e mezzo si sono collegati almeno una volta in aprile, mentre gli utenti attivi nel giorno medio sono stati 13,8 milioni, in aumento del 5,8% rispetto all’anno precedente. Questi utenti hanno passato in media un’ora e 21 minuti online (tempo...

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La pubblicità non può bastare a tutto ciò che serve al giornalismo

Il caso di Saddleworth News, un sito di informazione iperlocale che ha avuto un discreto successo di pubblico ma non è diventato un business significativo, è molto istruttivo. Il suo creatore è Richard Jones, un freelance che oggi insegna alla Leeds university. E lo ha raccontato sul Guardian. In breve, Jones è riuscito a fare un buon lavoro di informazione in una zona poco coperta dai grandi media tradizionali, seguendo i casi più importanti del posto con attenzione e professionalità. «Si può diventare editore facilmente di questi tempi». I suoi costi erano limitati visto che faceva quasi...

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Richard Gingras. Il compito culturale di Google e l’informazione

In pieno flusso di informazioni, la tendenza del momento, parziale e importante, è chiara. Mentre i vecchi giornali si stanno aggiustando lentamente alla nuova condizione digitale, proprio quando avevano colto una possibilità nello sviluppo di traffico sui loro siti, il terreno sta velocemente cambiando sotto i loro piedi. Perché il caposaldo concettuale e pratico che avevano tenuto presente fin dall’inizio del loro lavoro sul web sta andando in crisi: la homepage dei giornali online non è più centrale nel comportamento dei lettori. I dati sono fortissimi. Fino al 2009, almeno la metà...

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Salone del libro 2016

Chi saranno i protagonisti del mondo dei libri nel 2016? Risposta ovvia: i lettori e gli autori. E le piattaforme come Amazon e Apple. Ok. Ma quali saranno gli editori leader, quelli ai quali si guarda con ammirazione, un po’ di timore, magari sincera fiducia? Oggi al Salone del libro di Torino si discute di prospettiva per l’editoria. Quasi tutti i principali manager del settore saranno presenti insieme ad alcuni importanti operatori della tecnologia. Il cambiamento centrale da valutare è il passaggio a un mondo nel quale le piattaforme come quella di Amazon distribuiscono i...

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Editoria in prospettiva al Salone del libro

Vanno avanti le preparazioni del convegno sul futuro dell’editoria al Salone del Libro di Torino. Le reazioni agli appunti raccolti qualche giorno fa sono interessanti. Spesso critiche e soprattutto orientate ad ampliare la visione. Oggi, in particolare, si direbbe che gli ebook italiani siano ancora un fenomeno poco sviluppato. Ma chi se ne occupa appare fiducioso. E il rapporto con Amazon non sembra particolarmente conflitturale. Infine, la stampa on demand, mi dice uno dei principali stampatori del mondo che ci aveva investito, non sembra cogliere le esigenze del mercato. Vedi...

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Editori di libri, Amazon, Apple e una storia da scrivere

La trama si infittisce. Nella città dei libri la tensione è alle stelle. I protagonisti leggono con attenzione le notizie. L’Antitrust americana ha preso di mira un accordo tra Apple e quattro editori che si sarebbero accordati per alzare il prezzo dei libri elettronici e quindi altri editori si stanno accordando con Amazon per abbassare di nuovo i prezzi dei libri per il Kindle (BusinessWeek). Ma le autorità stanno cominciando a combattere il collegamento obbligato per il pubblico tra il negozio online dove si comprano i libri e lo strumento che serve per leggerli (come avviene appunto...

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Editoria tra costruzione dello spazio sociale e modello business. Al Festival del giornalismo

Al Festival del giornalismo, tra le mille cose importanti e interessanti, oggi c’è anche un dibattito con Giulio Anselmi, Paolo Peluffo e Angelo Agostini, cui contribuisco. Il titolo è vagamente scontato: “Dalla carta stampata al digitale: come cambia l’editoria”. Ma la spiegazione è molto interessante: “L’editoria contribuisce in maniera determinante alla costruzione dello spazio sociale in cui si formano le opinioni e si svolge la nostra vita quotidiana. I cambiamenti tecnologici degli ultimi anni, in particolare con l’accesso in mobilità (la...

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Riassumendo sull’Edicola Italiana

Non è che si sappia moltissimo dell’Edicola Italiana, la piattaforma che Sole 24 Ore (l’editore per il quale lavoro), Mondadori, Espresso, Rcs, hanno deciso di creare per vendere i giornali ai lettori italiani, indipendentemente dal device che usano e dai negozi americani che attualmente vanno per la maggiore nella distribuzione digitale (Apple, Google, Amazon, ecc). Ecco Repubblica, Punto Informatico e se ne parlava anche qui. Strutturalmente si può immaginare che sarà organizzata in modo da abilitare chi usi iPhone, iPad, Kindle, Android, Microsoft/Nokia e altro a comprare i...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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