C.W. Anderson, Emily Bell e Clay Shirky hanno terminato il loro grande rapporto sul giornalismo, la sua crisi, la sua trasformazione, il suo futuro. Che in una parola si sintetizza in: sopravvivere. (via Nieman, Tedeschini) Il titolo è Post-industrial journalism. Adapting to the present. E va letto assolutamente, con attenzione e molta calma. Il cambiamento che descrive associa l’innovazione tecnologica, il nuovo mestiere giornalistico, le trasformazioni nel pubblico. Al di là di questa segnalazione e in relazione ai temi che si vedranno nei prossimi post, il testo va messo in...
Attenzione media
Dal campanile alla radio e ritorno
Oggi a Trento, New Radio. Convegno sulla trasformazione della radio nel contesto digitale. Appunti preliminari: 1. La trasformazione della radio non è di oggi: dal campanile alla radio Balilla, da Radio Londra alle radio libere, dai radioamatori alle webradio. La radio è parte dell’ambiente antropizzato e dell’immaginario collettivo. Ma cerca, ancora una volta, la sua nuova missione Il senso caldo della radio, come diceva McLuhan, cambia: radio non è più quell’oggetto che si sintonizza sulle frequenze desiderate e con l’altoparlante fa ascoltare musica o parole; radio...
Chi investe nella produzione di contenuti. Da Monaco segnali per la ricerca di nuovi spazi
Riportano che al Monaco Media Forum si è parlato molto di una possibilità della quale si cercano tracce da molto tempo. Pare che gli investimenti nella produzione di contenuti siano destinati ad aumentare. Perché si stanno chiarendo i nuovi connotati del mercato più complicato della rete. (PaidContent) Non stiamo parlando di piattaforme per i contenuti. Ma proprio della produzione di contenuti. Sette tendenze individuate (e sette perplessità allegate): 1. Branded content Nuove forme di pubblicità appoggiate su contenuti che cercano contemporaneamente di essere credibili e favorevoli alle...
Quanto si paga alla Siae per fotocopiare qualche pagina di un libro?
Per fotocopiare qualche pagina di un libro si deve pagare la Siae. Anche per uso personale. A qualcuno è sfuggito? Giusto una vecchia cosa. Tanto per infilarsi in un labirinto. Ma siccome tutti quelli che comprano libri possono incappare in questa norma, tanto vale osservarlo. La domanda è: quanto si deve pagare? Dovrebbe essere chiaramente indicato ogni copia di libro che vuole essere protetta, no? Prendi un libro. In una delle prime pagine ci sono tutte le attribuzioni del diritto d’autore. Molti editori non dicono che si deve pagare la Siae per le fotocopie. Altri editori precisa...
Disintermediazione e opportunità nell’editoria di libri digitali – Update
Le dinamiche dell’editoria libraria digitale sono aperte anche agli italiani. Marco Ferrario, Paolo Giovine sono solidi professionisti che stanno costruendo. Mondadori con Kobo sta ampliando il mercato. E’ evidente che Amazon fa scuola. E che Apple disegna nuove dimensioni del mercato. Ma questi giganti non occupano necessariamente tutto lo spazio. Marco Ferrario, BookRepublic, ha tenuto una lezione sull’editoria digitale allo Iulm. La visione è chiara: la tecnologia sta decollando, anche se il mercato è ancora molto da costruire. Ecco un brevissimo update. Le piattaforme...
Sul business dell’editoria in digitale, questioni aperte da troppo tempo
In un’intervista di qualche giorno fa a Lo spazio della politica, Andrea Santagata di Banzai offre alcuni spunti di riflessione importanti sull’editoria dell’informazione. Aiuta a fare un bilancio di cose osservate e tendenze chiare. Per arrivare a conseguenze che impongono due vie: o si cambia radicalmente o si riducono le risorse per il business degli editori che si occupano di informazione in versione cartacea tradizionale. L’urgenza non è più una questione per visionari. E’ una questione stringente per tutti. IL punto di partenza di Santagata è la...
Big Apple and New York Times
Il New York Times è stato un caso di velocità nell’adesione alla proposta che la Apple ha rivolto agli editori con l’introduzione dell’iPad. Già nella prima presentazione del prodotto, il New York Times era presente.
Oggi annuncia la sua web-app, completamente scritta in html5 e che non passa dall’App Store. E tutti vedono questa mossa come un modo per liberarsi nel tempo della necessità di pagare il 30% del fatturato alla Apple. Lo aveva già fatto il Financial Times. (Verge)
Informazione di mutuo soccorso e sistemi anti-bufala
La qualità del controllo dell’informazione migliora o peggiora? È un tema ricorrente da quando la rete ha aperto le porte a moltissimi che vogliono fare informazione. Anche di questo si parla oggi al Palazzo Ducale di Genova, a un convegno dell’Auser. Il tema si declina spesso in termini di maggiori o minori possibilità di conoscere quali sono le notizie controllate e quali sono le bufale. Le risposte si dividono ma difficilmente soddisfano: 1. I fiduciosi dicono che la maggiore disponibilità di informazione consente a più persone di esprimersi; starà poi al pubblico farsi...
Giornalisti tra curatori e scrittori
Sulla Columbia Journalism Review, un pezzo di Ann Friedman dedicato a discutere le differenze e a favorire una collaborazione tra curatori e giornalisti (via @gg). E tende a fare vedere una forma di sinergia tra queste due figure. In effetti, non si vede perché non dovrebbe esserci una simile sinergia. I giornalisti, si spera, sono in parte curatori di informazioni che prendono da varie fonti: alcune sono online, alcune sono invece originali e non si trovano online fino a che i giornalisti stessi non le pubblicano. I curatori specializzati nell’aggregazione di fonti che si trovano...
Giurassico, Cartaceo, Digitale
Due convegni oggi della (lunga e vastissima) serie: evoluzione culturale all’epoca di internet. Stamattima, il Censis presentava il suo studio sulla scuola e i nativi digitale, nel pomeriggio all’Lsdi si discute del giornalismo e i media digitali. Gli interventi e le informazioni sono consapevoli del grande cambiamento. Il frame interpretativo è però ancora segnato da un’ottica limitata dall’esigenza di tenere insieme quello che c’era prima e quello che ci sarà dopo, nel timore – comprensibile – di dover rinunciare a qualcosa: la scuola con le sue...
Commenti