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Riflessioni su iPad e giornali

Martin Langeveld offre una serie di riflessioni sull’impatto dell’iPad nell’industria editoriale. Un riassunto è qui, ma il post originale vale il tempo che richiede. Più sotto in questo box le osservazioni dell’Electronic Frontiers Foundation sul contratto che lega i produttori di apps (compresi quelli che fanno applicazioni giornalistiche) alla Apple.

Dice Langeveld, in sintesi:

L’iPad è un cambio di passo nella mobilità dei contenuti. Genererà un sensibile aumento delle vendite di contenuti per device mobili.

I tempi di utilizzo dell’iPad e dell’iPhone, con tutti i loro emuli, saranno estesi alla maggior parte dei tempi di attesa e di spostamento. Le spese di marketing si sposteranno sui device mobili. I consumatori risponderanno con entusiasmo ai nuovi servizi – promozionali e informativi – proposti su queste piattaforme. Quello che sappiamo ora sull’iPad è minimo. Ma cominciare a lavorarci e obbligatorio.

Dopo due decenni di inseguimento del digitale, gli editori hanno l’opportunità di riprendere la leadership. Ma devono:

“Reinvent content for the mobile Web and iPad. As Doctor also
notes, this is easier for magazines, with their stronger visual
orientation and design resources, than it will be for newspapers, which
will need to invest in new, innovative design capabilities.

  1. Challenge journalists to develop new streams of content, in
    new formats and with new kinds of interactivity and connectivity that
    will attract new readers and built new relationships of trust with them.
  2. Work with Apple and other mobile platform entities to enable content and advertising personalization. This
    means pushing Apple for a more open platform and for access to at least
    some of their customer data. If publishers are to be players in the
    mobile marketing game, they must be able to deliver individually
    targeted marketing messages, and that means having some ability to
    identify readers and to respond (with their permission) to their
    profiles and preferences.
  3. Work with marketers to invent new ways to interact with customers:
    to facilitate conversations, to blend news, social media and brand
    messages, to actually sell stuff and facilitate transaction — in short,
    to leverage those new relationships of trust into brand new streams of
    revenue.
  4. Be ready to shift gears often. The job is not just to create
    a presence on iPad, but to adapt to the new mobile landscape as it
    develops and changes. Like the saying about the weather in various
    localities, if you think you have your iPad strategy figured out, wait
    five minutes.”

Nel frattempo, però, gli editori dovranno organizzarsi per comprendere ed eventualmente migliorare le condizioni finora imposte dalla Apple ai produttori di applicazioni (compresi quelli che fanno applicazioni giornalistiche): secondo le osservazioni dell’Electronic Frontiers Foundation, la Apple si riserva diritti unilateralmente a suo esclusivo vantaggio. Compresa la possibilità di interrompere il contratto ed escludere qualunque app in ogni momento.

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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