È la parola della serata di ieri. Viste le reazioni alla presentazione dei nuovi prodotti della Apple – che ha dato conto della tradizionale eccellenza tecnologica dell’azienda e della sua solita ma sempre sorprendente maestria nel design, rimandando all’anno prossimo l’ispirazione – la parola più importante è stata “coraggio”.
È la parola che alla Apple hanno deciso di usare per commentare la scelta di abbandonare il jack delle cuffie. Come dire: solo noi coraggiosi possiamo prendere una decisione del genere, in nome del progresso. In effetti, lo hanno fatto in passato per semplificare gli apparecchi, togliendo bocchettoni in via di obsolescenza o driver di memoria fatti con tecnologie da superare. Il coraggio è sempre quello di andare contro una tecnologia sostenuta dall’effetto-rete, con un forte ecosistema intorno, in nome di una tecnologia migliore. E non c’è dubbio che nel mondo delle cuffie si può fare meglio. Ma per adesso, le nuove cuffie proposte dalla Apple per sostituire quelle con filo non sembrano particolari: non particolarmente nuove, non particolarmente capaci di risolvere i fastidi delle cuffie bluetooth, non particolarmente adatte al multitasking. E quindi la parola “coraggio” in questo caso è stata convincente a metà: la Apple ha avuto sì la forza di andare contro un ecosistema consolidato ma non di nome di una soluzione chiaramente innovativa.
Guardian: Earth to Apple: wireless Airpod headphones are like a tampon without a string
BBC: iPhone 7, Airpods and courage: the internet reacts
Verge: Apple says it took ‘courage’ to remove the headphone jack on the iPhone 7
Engadget: Courage is not how you sell iPhones
Eppure le novità di questa versione intermedia, prima delle grandi innovazioni previste per l’anno prossimo, non mancano. Impermeabilità, zoom, microchip, giochi sono importanti. E il nuovo iPhone effettivamente può essere considerato un miglioramento incrementale sensibile, con la grossa novità della possibilità di fare foto zoommate di qualità e di migliorare i ritratti con il background sfuocato. L’orologio intanto continua a cercare sé stesso trovando sempre qualcosa di essenzialmente connesso con le tecnologie per il monitoraggio della salute. Auto e tv restano da chiarire. Il Mac va avanti. Di certo, non c’è stata una zampata.
La condanna della Apple è sempre quella di confrontarsi con le aspettative che la sua storia non cessa di suscitare. Vedi anche:
Apple verso il 7: tasse, tecnologie, senso
La fedeltà allo smartphone: quanti cambiano da Apple ad Android o viceversa?
La battaglia delle piattaforme mobili nella settimana del nuovo iPhone
Commenta