Abbiamo visto come il CRISPR possa sfidare l’umanità a imparare a usare saggiamente la tecnologia che produce: ora possiamo modificare il patrimonio genetico a basso costo su praticamente ogni forma di vita.
In neuroscienza c’è un altro filone altrettanto sfidante. Si discute di un insieme di tecnologie che servono a modificare il comportamento del cervello e che va sotto il nome di optogenetica. In pratica si modificano i neuroni in modo che possano reagire a certi segnali liminosi e poi si inseriscono nel cervello tecnologie che gestiscono questi segnali (Wef).
Come nel caso del CRISPR, anche l’optogenetica presenta applicazioni bellissime e straordinariamente importanti, ma anche incredibili rischi. Possiamo curare malattie terribili. E possiamo creare condizionamenti cerebrali sulle persone.
La discussione che gli umani devono avviare su queste tecnologie è urgente, profonda e importante. Ancora una volta non possiamo lasciare tutto questo ai cinici professionisti del grande wow e neppure ai passivi spettatori dello scettico “chissenefrega” (blog).
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