È sempre stato un dibattito assurdo, paradossale. Eppure migliaia di pagine si sono sprecate a discutere intorno al seguente problema: chi mette un link a una pagina web sul proprio sito è in qualche modo responsabile di quello che si trova nella pagina linkata (o, da un altro punto di vista, ne sta sfruttando il copyright)? L’avvocato generale alla Corte europea dice di no, smentendo il parere di molti altri. E sostiene che chi linka può linkare indipendentemente che sappia o non sappia dell’eventuale illecito che è commesso da chi ha fatto la pagina linkata. Nell’80% dei casi il parere dell’avvocato generale diventa anche il parere della Corte (Inno).
Il web è i suoi link. Fare dei link un atto di comunicazione complice delle azioni di chi ha fatto le pagine linkate rende incerto chiunque voglia linkare, comprime e depotenzia il fondamento architetturale e comportamentale del web… Il parere di oggi è una buona notizia.
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