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CRISPR-Cas9: lo sfruttamento dei geni

Le inventrici del CRISPR-Cas9 hanno fondato le loro aziende. Jennifer Doudna ha co-fondato la Caribou Bio, che si è alleata con la DuPont e ha anche fondato un’altra startup chiamata Intellia. Emmanuelle Charpentier ha co-fondato CRISPR Therapeutics nel 2013. Che a sua volta ha stretto una joint-venture con la tedesca Bayer (Reuters, Wsj, C&EN). Poi ci sono la Editas Medicine, nella quale ha investito anche Bill Gates, co-fondata Feng Zhang del Broad Institute di MIT e Harvard, George Church di Harvard e la stessa Doudna.

Intanto, Intellia rifiuta di intervenire sui geni degli embrioni per non generare conseguenze genetiche ereditarie. Ma c’è battaglia di brevetti in questa tecnologia (MIT). Pochi scienziati con grande entusiasmo e lunghi coltelli hanno avviato un business gigantesco. E’ una storia da seguire passo passo. Perché c’è chi ne parla come una cura per malattie rare e chi ne parla come di una tecnologia per la costruzione del bambino perfetto. E a quando pare Church non si impedisce di pensarci. In Cina intanto Junjiu Huang, della Sun Yat-sen University, ha già usato la tecnica su un embrione umano (MIT).

Vedi anche:
CRISPR-Cas9, gene editing: il bisogno di una scienza delle conseguenze
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Who Owns CRISPR?
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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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