Due gruppi francesi, a quanto pare, stanno tentando di prendere il controllo della Telecom Italia. Un ministro francese loda le mire dei “conquistatori”. Il governo italiano si domanda come difendere una azienda di interesse nazionale (Sole, Sole, Corriere).
L’idea di un intervento governativo viene messa in discussione da chi sostiene che la Francia fa parte dell’Europa. Ma si dovrebbe tener conto della nuova legge sulla sorveglianza, passata dal parlamento transalpino recentemente.
La legge consente a diversi enti francesi di usare i dati raccolti con sistemi simili alla sorveglianza di massa americana per difendere la nazione contro il terrorismo ma anche per indagini che favoriscano l’interesse economico nazionale. E consente di imporre agli internet provider di installare “scatole nere” per la sorveglianza degli utenti.
Una Telecom Italia “francese” dovrebbe sottostare alle stesse regole? Ed estenderebbe la capacità di sorveglianza francese agli italiani? Di certo le aziende francesi che dovessero scegliere tra obbedire al loro governo nazionale e difendere dalla sorveglianza i loro abbonati italiani si troverebbero in imbarazzo.
È un argomento che il governo italiano potrebbe usare per difendere un’azienda come Telecom Italia che definisce strategica.
Da notare che la Camera dei deputati italiana si appresta a votare una mozione a favore della Dichiarazione dei diritti in internet e dunque dichiarerà che la sorveglianza di massa via internet è contraria allo sviluppo dei diritti umani.
Sulla legge per la sorveglianza francese vedi:
La nuova legge francese sulla sorveglianza
France passes new surveillance law in wake of Charlie Hebdo attack
Loi renseignement : vote désastreux des sénateurs qui abandonnent les libertés publiques
L’Assemblée vote définitivement la loi sur le renseignement
[…] Telecom Italia, legge sulla sorveglianza francese, sicurezza nazionale, diritti ::: Luca De Biase […]