Le dinamiche dell’editoria libraria digitale sono aperte anche agli italiani. Marco Ferrario, Paolo Giovine sono solidi professionisti che stanno costruendo. Mondadori con Kobo sta ampliando il mercato. E’ evidente che Amazon fa scuola. E che Apple disegna nuove dimensioni del mercato. Ma questi giganti non occupano necessariamente tutto lo spazio.
Marco Ferrario, BookRepublic, ha tenuto una lezione sull’editoria digitale allo Iulm. La visione è chiara: la tecnologia sta decollando, anche se il mercato è ancora molto da costruire. Ecco un brevissimo update.
Le piattaforme tecnologiche consentono la disintermediazione nella relazione tra autori e pubblico. Mettono i lettori in condizione di influenzare fortemente la produzione libraria. E aprono a un florilegio di nuove inziative che si specializzano in un segmento della filiera che un tempo era tutta concentrata nel processo degli editori tradizionali.
Segnalazioni, in materia, da seguire:
BiblioCrunch: professionisti editoriali al servizio, online, degli autori che si autopubblicano
GoodReads: come trovare libri da leggere (alternativa ad Anobii): ma poi ci sono anche ReadMill e Jelly Book
Literary death match: una forma di promozione degli autori di libri vagamente pop
Zeega: grande sperimentazione remix crossmediale
Per aggiornamenti profondi e continuativi va consultato il blog di IfBookThen.
Intanto, avanza il progetto di Paolo Giovine e Conversa che con SkipCoder hanno realizzato una piattaforma per creare facilmente bookapps. E’ usata per esempio da PaddyBooks per realizzare e pubblicare il suo divertente libro per bambini Cercami.
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