I dati Audiweb di aprile segnalano come al solito crescita sostenuta in un contesto mediatico molto complicato. Ma un dato si conferma piuttosto interessante: il pubblico aumenta il tempo che passa sul web ma diminuisce il numero di pagine consultate.
Ci sono ormai 40 milioni e mezzo di utenti potenziali del web in Italia, ma solo 28 milioni e mezzo si sono collegati almeno una volta in aprile, mentre gli utenti attivi nel giorno medio sono stati 13,8 milioni, in aumento del 5,8% rispetto all’anno precedente.
Questi utenti hanno passato in media un’ora e 21 minuti online (tempo speso nel giorno medio per persona), in aumento del 3,9%, ma hanno visto in media 147 pagine, in diminuzione del 6,9%. Si ha l’impressione che anche questo sia “effetto Facebook” (e YouTube). Si assiste probabilmente se non a una concentrazione, a una polarizzazione della consultazione del web. Il tempo online comincia a essere una realtà molto significativa. Occorre creare occasioni perché sia ben speso.
A parte questo, forse occorre anche che la pubblicità cominci a sviluppare con maggiore attenzione pratica degli indicatori più adatti a tener conto pienamente del tempo e non ad appoggiarsi di preferenza alla registrazione del numero di pagine.
(“Audiweb Database presenta la stima dell’utilizzo effettivo di internet da parte degli Italiani dai 2 anni in su, che si sono collegati almeno una volta attraverso un computer da casa, ufficio o altri luoghi. Audiweb Database contiene i dati quotidiani di navigazione sui siti degli editori iscritti ad Audiweb”).
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