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BookBlogging – Rifare una città

More about City making. L'arte di fare la città

Greg Clark in uno studio pubblicato dall’Ocse (Recession, Recovery and Reinvestment: the role of local economic leadership in a global crisis) ha dimostrato come una politica territoriale intelligente sia fondamentale per affrontare una crisi astratta e globale come quella che il mondo sta subendo a causa della sregolatezza dei mercati finanziari. 
Analogamente, mentre a Copenhagen i grandi del mondo si dibattono tra le mille difficoltà di arrivare a un accordo globale su quanto si può fare per rispondere ai problemi posti dal cambiamento climatico, e mentre le persone più sensibili si danno da fare per ridurre i propri consumi di energia o le proprie emissioni di gas-serra, sono le città e i territori più circoscritti a mostrare una buona capacità di decisione e di azione, al fine di riprogettare la vita quotidiana, la struttura economica, il sistema infrastrutturale, in chiave sostenibile.
Nel dibattito nazionale si tende a sottovalutare il ruolo delle politiche locali. Eppure sono proprio quelle che si dimostrano più efficaci, gestibili, sensibili, per la vita delle persone e per l’organizzazione delle società.
Charles Landry ha cominciato a lavorare sulla riconfigurazione della città, in chiave creativa ed economicamente adatta all’epoca della conoscenza, molto prima di Richard Florida, come ricorda Franco La Cecla nella prefazione all’edizione italiana di City making. Il libro è un’ispirazione per tutti coloro che pensano alla progettazione territoriale come a una dimensione decisiva per la costruzione di un ambiente favorevole allo sviluppo umano ed economico. La bellezza dell’argomento consiste proprio nella sua vocazione a connettere il passato al presente e al futuro, in una prospettiva progettuale che si incarna in decisioni destinate – nel bene o nel male – a durare a lungo nel tempo.
Fare la città non è pianificare. Fare la città è un’arte, senza una ricetta. I principi di Landry sono da leggere, meditare e applicare:
1. “Una città non dovrebbe cercare di essere la più creativa del mondo, bensì dovrebbe sforzarsi di essere la migliore e più ricca di immaginazione per il mondo”.
2. «Seguire il carattere delle culture locali e le loro peculiarità, rimanendo però aperti alle influenze esterne. Bilanciare locale e globale»
3. «Coinvolgere nelle decisioni le persone che saranno destinatarie delle azioni»
4. «Imparare da ciò che gli altri hanno fatto bene, ma non copiarlo passivamente»
5. Combinare i progetti di sviluppo economico con la consapevolezza delle loro conseguenze dal punto di vista etico, culturale, sociale
6. Immaginazione, tenacia, coraggio
7. «Favorire la creatività civica quale ethos della città. La creatività civica è una capacità immaginativa di risolvere problemi applicata a obiettivi volti al bene collettivo. Presuppone da parte del settore pubblico un maggiore spirito imprenditoriale, pur entro i limiti istituzionali, e da parte del settore privato una maggiore consapevolezza delle proprie responsabilità verso la collettività».
Il libro è un grande viaggio. Impegnativo. Ma molto affascinante. I buoni sentimenti sono una tensione di fondo, motivata dalla consapevolezza pragmatica che sono proprio i buoni sentimenti a costruire una convivenza civile che porta a risultati economici, politici, sociali, culturali. Efficienza economica e qualità socio-culturale sono la stessa cosa, se si guardano i fatti sincronizzandosi con la lunga durata.
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Alcuni libri che ho in mano               Impressioni mentre leggo

Agata Spaziante (a cura di)
Il senso del tempo
CsiPiemonte

Charlene Li, Josh Bernoff  
L’onda anomala
Harvard Business Press


Il tempo. Un concetto da vedere
sotto li profilo storico-antropologico,
tecnico, artistico, scientifico. 

I consumatori non sembrano
più disposti a obbedire alle direttive
del vecchio marketing. E’ un bene.

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Le puntate precedenti di questa specie di “rubrica”…
Ricchezza della famiglia (6 dicembre 2009)
Capitale e condivisione (29 novembre 2009)
Miseria del millennio (22 novembre 2009)
Che cos’è la coscienza (15 novembre 2009)
Pirati e designer (11 ottobre 2009)
Scrivere la musica (6 settembre 2009)
L’arte dell’artigiano (28 giugno 2009)
Gandhi (7 giugno 2009)
La storia dei giornali (24 maggio 2009)
La valanga della crisi (29 marzo 2009
Il destino della storia (1 marzo 2009)
L’imprenditore di Schumpeter (22 febbraio 2009)
Il regime dei media (15 febbraio 2009)
Paul Veyne e costantino (9 febbraio 2009)
Sinapsi sociali (25 gennaio 2009)
Le storie contro la storia (18 gennaio 2009)
Io non sono il mio cervello (11 gennaio 2009)
Luminosa oscurità (4 gennaio 2009)
Il nuovo paradigma della finanza (21 dicembre 2008)
Il pericolo e l’intelligenza (14 dicembre 2008)
Beato chi si scandalizza (30 novembre 2008)
Viaggio per la felicità (2 novembre 2008)
Mercato o capitalismo (19 ottobre 2008)
Hacker (12 ottobre 2008)
Odio (27 settembre 2008)
Querdenker (24 agosto 2008)
L’indicibile segreto del segreto (14 agosto 2008)
Il filo dei libri (15 luglio 2008)
Felicità in azienda (28 maggio 2008)
Siamo le nostre azioni pubbliche (11 maggio 2008)
Senza povertà (4 maggio 2008)
Nothing ends (27 aprile 2008)
Esplora
zioni insensate
 (5 aprile 2008)
L’arte del rinnovamento (16 marzo 2008)
L’arte nella storia (9 marzo 2008)
La logica della decrescita (2 marzo 2008)
La lettura dei confini (24 febbraio 2008)
La fortuna della filosofia (17 febbraio 2008)
Pensieri astratti su realtà concrete (3 febbraio 2008)
Memoria. Felicità (27 gennaio 2008)
Libertà della conoscenza (20 gennaio 2008)
Libertà della scienza (16 gennaio 2008)
Leggere nella complessità (13 gennaio 2008)
Leggere una storica scomparsa – 2 (6 gennaio 2008)
Leggere una storia scomparsa (31 dicembre 2007)
Il senso e la visione (22 dicembre 2007)
L’Italia e gli italiani (16 dicembre 2007)
La complessità della conoscenza (9 dicembre 2007)
L’organizzazione informale (2 dicembre 2007)
Il comune senso del capitalismo (4 novembre 2007)
Il gioco della matematica (28 ottobre 2007)
Numeri da leggere (7 ottobre 2007)
Fantadesign da leggere (30 settembre 2007)
Vivere una lettura filosofica della politica / 2 (23 settembre 2007)
Vivere una lettura filosofica della politica (16 settembre 2007)
Leggere il video partecipativo (5 agosto 2007)
L’identità delle vittime (29 luglio 2007)
La poesia di un amico è il titolo del racconto della tua vita (22 luglio 2007)
Leggere l’incomprensione (15 luglio 2007)
Il destino di leggere (8 luglio 2007)
Leggere la razza padrina (1 luglio 2007)
Leggere un incontro di civiltà (24 giugno 2007)
Lettura bella e popolare (17 giugno 2007)
Ricchezza della lettura in rete (3 giugno 2007)
Mutazioni nella lettura (27 maggio 2007)
Leggere nel futuro della città (20 maggio 2007)
Leggere il segreto di un inventore (13 maggio 2007)
L’organizzazione da leggere (6 maggio 2007)
La felicità di leggere (29 aprile 2007)
La scommessa di leggere (22 aprile 2007)
Leggere nel pensiero (15 aprile 2007)
Leggere nella mente digitale (8 aprile 2007)
Leggere nella rete (1 aprile 2007)
Leggere gli effetti dell’autobiografia (25 marzo 2007)
Leggere memi (18 marzo 2007)
Leggere l’identità del reporter (11 marzo 2007)
Leggere gli scenari (4 marzo 2007)
Leggere di quelli che lavorano (25 febbraio 2007)
Leggere dentro e fuori (18 febbraio 2007)
Leggere parole chiave (11 febbraio 2007)
Leggere appunti su ciò che non può essere scritto (4 febbraio 2007)
Rileggere quello che va riletto (28 gennaio 2007)
Leggere quello che gli amici hanno scritto (21 gennaio 2007)
Leggere quello che gli altri leggono (14 gennaio 2007)
Leggere per viaggiare (7 gennaio 2007)
Leggere per meditare (31 dicembre 2006)
Leggere per citare (24 dicembre 2006)
Gli occhiali per leggere (17 dicembre 2006)
Leggere, leggerezza, legge (10 dicembre 2006)
Leggere o non leggere (3 dicembre 2006)
Leggere per lavorare o lavorare per leggere? (26 novembre 2006)

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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