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Esther Paniagua – ERROR 404

Esther Paniagua ha scritto: Error 404. Siete pronti per un mondo senza internet?, Einaudi 2022. “Error 404 è il tipico messaggio di errore che comprare in rete quando un contenuto non è più disponibile. Un titolo che allude al crollo della rete. Perché la domanda non è se internet collasserà ma quando”.


«Nel 1909 lo scrittore britannico E. M Forster pubblicò un breve racconto distopico, La macchina si ferma. Vi descriveva un mondo inabitabile, ridotto in cenere, i cui abitanti erano costretti a vivere isolati, reclusi in celle sotterranee all’interno di una macchina da cui erano soggiogati e dominati. Da lei dipendevano il sostentamento e ogni collegamento con il resto del mondo. I rapporti si mantenevano solo attraverso messaggi e ologrammi. Tutti avevano migliaia di contatti, ma nessuna relazione significativa. Il ritmo di vita frenetico, in costante connessione e adorazione della macchina, impediva l’istaurarsi di qualsiasi legame umano. (…) La macchina si ferma è stato scritto oltre un secolo fa, sessant’anni prima della nascita di internet, eppure sembra incredibilmente attuale». Così comincia il libro di esther Paniagua, Error 404 (Einaudi 2022). 

Il libro parte dall’ipotesi che sia possibile la fine di internet. Attacchi a protocolli strategici che tengono insieme la rete (BGP). Problemi ai pochissimi centri di smistamento di alto livello del traffico (DNS). Decisioni governative, in questo o quel paese autoritario. Errori e blocchi nei sistemi cloud. Interferenze nelle comunicazioni via etere. Sono esempi di come, tecnicamente, potrebbe avvenire il black out internettiano. Ma si possono anche avere altre difficoltà, dovute alla reazione a dinamiche sociali potenzialmente inaccettabili e dunque tali da indurre a chiudere o frenare drasticamente l’uso di internet: criminali all’attacco della rete, dipendenze dai social sempre più marcate, disinformazione e odio online,  concentrazione insostenibile del potere digitale, eccesso di consumi energetici da parte dell’economia digitale. 

È necessario un grande movimento orientato a ricostruire internet. Per avviare un nuovo inizio della rete. Per esempio si può guardare a quello che fanno Lucy Black-Swan e Andrés Colmenares, fondatori del laboratorio IAM (Internet Age Media). «Il tentativo è quello di organizzare una rete di specialisti e di comunità in formazione permanente per reinventare il modo in cui comprendere e plasmare l’impatto mentale, sociale e ambientale dell’economia digitale».


Foto: “Message error 404” by CyboRoZ is licensed under CC BY 2.0.

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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