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Economia della santità

Anche la santità – per come è definita dalla Chiesta Cattolica – si può studiare con approccio “scientifico”, o per lo meno, con uno spirito laico, da scienziati sociali. Del resto, queste cose, divertono molto gli anglosassoni. (Ne sorride appunto anche Marginal Revolution). Economics of Sainthood è una prima investigazione condotta da Robert J. Barro e Rachel M. McCleary di Harvard, con Alexander McQuoid di Columbia. Ecco come gli autori introducono il loro paper:  Saint-making has been a major activity of the Catholic Church for centuries. The pace...

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Autori come imprenditori.. Editori come creatori..

Nell’epoca di internet il business editoriale è in trasformazione. E una possibile via d’uscita è che gli autori semplicemente diventino imprenditori di sé stessi. Luke Johnson, presidente della Royal Society of Arts e leader della compagnia di private equity Risk Capital partners, pone un vecchio problema in modo tanto diretto e sicuro da sfidare a rifletterci sopra di nuovo. La disintermediazione, si diceva una volta. Oggi si dice, come Johnson, che la quota riservata agli autori dal sistema editoriale tradizionale è un cattivo affare per loro: “Creative types pay a heavy...

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Il gesto di conoscere

Google Labs ha tirato fuori un nuovo modo per fare una search sui telefonini con Android. Non più solo la tastiera, e non solo la voce (la cui efficienza è sempre in dubbio). Ma la scrittura a mano di segni sul video. L’iPad a sua volta mostrerà qualche innovazione nei gesti che si possono fare sul video per muoversi nel sistema (la mossa delle tre dita a quanto pare avrà un suo senso specifico). L’esperienza di apprendimento che si fa con un cellulare intelligente è diversa da quella che si fa con un pc sul tavolo anche se si vanno a vedere gli stessi contenuti con il browser...

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Le concert

Una storia magnifica. Le concert, il film di Radu Mihaileanu, racconta il riscatto di un’orchestra che aveva suonato al Bolshoi ma era stata dispersa per l’antisemitismo della dirigenza sovietica, nel 1980. Il suo ultimo concerto era stato brutalmente interrotto da un funzionario del partito comunista sovietico. Alcuni membri dell’orchestra, compresa la prima violinista, erano stati inviati al gulag, dove erano scomparsi. Il direttore sogna di finire quel concerto. E per una vicenda rocambolesca riesce a riunire la sua orchestra per suonare al teatro Chatelet di Parigi: ma i...

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L’ombra del bello…

Roy Lichtenstein è alla Triennale.
Spero che la sua Fondazionemi perdoni questa foto. Pubblicata in segno di ammirazione.

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Che cos’è l’ATTENZIONE? Una forma di energia

Con l’arrivo di Buzz molti hanno avuto un moto di repulsione: non solo per le note questioni di privacy violata, ma anche perché ci si trova di fronte a un ennesimo strumento di comunicazione sociale da gestire, ascoltare, tenere d’occhio. Di qui lo spunto per una riflessione sull’attenzione. C’è un pezzo di Chris Brogan che si fa leggere. Contiene un’indicazione da criticare e una proposta da prendere sul serio. Per Brogan l’attenzione è una moneta che si scambia e ha un grande valore. Uhmm. Per me la metafora non tiene: la moneta, come insegna la reazione...

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Semplicemente vero

Se è semplice, sembra vero.  Per come funziona il cervello, riporta Drake Bennett, un’affermazione che appare semplice viene considerata dalle persone vera con molte più probabilità di un’affermazione che appare complicata. Lo studio della “facilità cognitiva” è un settore in crescita della psicologia. E mostra come per esempio le azioni delle aziende con un nome semplice siano nel tempo acquistate di più delle azioni con il nome complicato. Oppure come la semplicità dei messaggi pubblicitari influisca sui comportamenti dei consumatori. I maestri della ripetizione...

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Impariamo a giocare come i computer

Garry Kasparov, campione di scacchi, racconta come vede cambiare il suo gioco dopo l’avvento dei computer.
Ero con lui – insieme a molti altri – mentre a New York nel 1997 si batteva contro Deep Blue, il computer scacchista dell’Ibm. Fu un momento molto umano, in realtà. Perché fu l’emozione derivante dall’incertezza sul modo di “ragionare” del suo avversario che condusse Kasparov alla sconfitta.
Ma le sue considerazioni attuali sono molto razionali. Gli uomini stanno imparando a giocare come i computer…

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Essere stati è ancora una condizione per essere

“Essere stati è ancora una condizione per essere?” è il titolo di un convegno, oggi, a Firenze (info su Museo dei Ragazzi, inToscana, Sopravvissuta). Si parla di biblioteche, archivi e musei, e del loro ruolo nella creazione di una prospettiva. Ne abbiamo bisogno, schiacciati dall’iperpresente. Ecco una prima reazione al titolo. Si approfondirà, andando oltre il teorico, oggi con gli altri (non ho riletto, mi scuso per la conseguente lungaggine..): A meno di grandi sorprese, la domanda è, ovviamente, almeno la metà della risposta. Che cosa dunque ci stiamo domandando...

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Collective knowledge systems

Sistemi che gestiscono la conoscenza collettivamente (Silicon Alley Insider). Google e Wikipedia. Oppure Innocentive. C’è un filone di ricerca in via di definizione. All’Mit stanno lavorando per costruire una piattaforma nella quale le persone possano essere guidate a creare previsioni. C’è un link evidente con la costruzione dell’agenda comune. Perché anche in questo caso le previsioni possono diventare la focalizzazione di un gruppo intorno a una comune serie di priorità. (Tanto per fare un esempio: Nicholas Negroponte si schernisce quando gli chiedono come ha fatto...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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