Oggi in coda a un ufficio pubblico, uno di quelli senza il numerino che attesta l’ordine di arrivo, osservavo il comportamento di chi arrivava dopo di me. Chi arrivava dimostrava con i movimenti istintivi del suo corpo che il suo orientamento di default era quello di cercare la via più breve verso lo sportello. Poi, accorgendosi che in quel modo saltava la coda, si guardava intorno e andava a mettersi al suo posto per aspettare il suo turno.
Menti programmate per cercare non la strada giusta, ma la via più breve. Metafora dell’Italia.
perplessità
Ma come fanno alla Siae…
Dopo Apple anche Samsung aumenta il prezzo dei telefonini a causa dell’aumento del contributo per la copia privata (DDay). La Siae si arrabbia. Gli autori fanno dichiarazioni. Il problema però è malposto. Le domande cui dovremmo rispondere sono: 1. Chi trae vantaggio dal diritto di copia privata? 2. Chi lo deve pagare? 3. Quando deve aumentare il contributo per copia privata? Avevo scritto un pezzetto su Nòva l’altro giorno in materia che offre qualche risposta. Riassumo: La Siae se la prende con Apple perché ha riversato tutto l’aumento, più l’Iva, sul prezzo finale...
Matematica della distanza tra aspettative e realizzazioni. Le regole su internet
Il modello matematico che si usa per studiare la distanza tra aspettative e realtà è di solito basato sulla velocità. Ma dovrebbe essere basato sull’accelerazione. Questo cambia le previsioni e soprattutto la soddisfazione. Per esempio. Le previsioni à la Mantellini sull’impossibilità di un contributo intelligente della politica italiana su internet sono basate su un metodo che prolunga il passato in una linea che prosegue verso il futuro. Non è una forma di scetticismo, è un metodo di previsione. (Che forse è migliorabile, ma questo lo vediamo dopo). Il contesto teoretico di...
Lo statuto della Siae
Per chi si domandasse a che titolo la Siae venderebbe gli iPhone a prezzo francese (Stampa), un’occhiata allo Statuto della Siae può essere, per assurdo, illuminante: perché dopo varie letture, si scopre che proprio non si capisce.
Chi vince piglia tutto: concentrazione, power law e net neutrality
La stima che non si può non provare per Carlo Alberto Carnevale Maffè, anche quando fa i suoi giochi di ruolo, impedisce di lasciar passare sotto silenzio la sua provocazione sulla net neutrality. Dice Carlo Alberto che i dati parlano chiaro (a lui): la net neutrality (secondo lui) è un gioco in cui chi vince piglia tutto, cioè determina forme di mercato in cui ci sono pochi player dominanti e poco spazio per le piccole imprese; per provare questa idea mostra una tabella che dice qualcosa di molto diverso, cioè che nella app economy c’è una forte concentrazione (da DeveloperEconomics)...
L’oscurantismo, la ricerca, i diritti umani. E la Commissione alla Camera per i principi dell’Internet Bill of Rights
Vale la pena di dedicare attenzione ai lavori della “Commissione di studio promossa dalla Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, per elaborare principi e linee guida in tema di garanzie, diritti e doveri per l’uso di Internet”? Per rispondere positivamente occorrerebbe ipotizzare che il tema sia legittimo e importante, che la partecipazione allo studio sia aperta ai cittadini di buona volontà che vogliono contribuire civicamente e che il risultato possa effettivamente avere un valore intellettuale, politico e organizzativo. Si tratta di ipotesi che possono...
Fcc, Google, Facebook, Netflix, eBay, e la net neutrality
La FCC ha chiuso con un crash del sito la consultazione sulla net neutrality. Gli oppositori associati per l’occasione – tra gli altri Google, Facebook, Netflix, eBay – chiedono regole semplici che impediscano la prioritizzazione sia sull’internet fissa che su quella mobile. (Variety, Reuters, ArsTechnica). Il presidente dell’associazione, Michael Beckerman, ha detto alla Reuters: “We’re going to be getting pretty vocal about this issue. It doesn’t make sense anymore to differentiate the way net neutrality applies to mobile and wireline.”...
Porte a Venezia
Dal punto di vista politico l’apertura delle porte europee alle istanze proposte dall’Italia resta problematica. Almeno a giudicare dalle reazioni odierne ai discorsi sull’agenda digitale sui giornali internazionali. Nonostante che la conferenza di oggi sul digitale con Matteo Renzi e Neelie Kroes sia stata in inglese, per ora su Google News appare poco. C’è una Reuters che ovviamente riguarda il deficit e gli investimenti: Italy PM says wants digital technology spending stripped from deficits. C’è Handelsblatt: Gegenwind für italienische Forderungen in der EU...
Il genio politico di Guido: il vero esperimento di Facebook
Guido Vetere ha avuto un’intuizione di prima grandezza scrivendo il suo post dell’altro giorno sul caso della manipolazione degli account Facebook a fini “scientifici”. Il pezzo è sul suo blog. Guido si domanda quale sia stato il vero esperimento compiuto da Facebook. IL paper pubblicato e pubblicizzato nei giorni scorsi non scopre nulla di sorprendente. Ma il vero esperimento è cominciato adesso. Di che si tratta? Azzardo un’ipotesi: il vero esperimento di Facebook inizia adesso. Si tratta di valutare l’impatto della notizia-shock sul mondo. Quanti utenti...
Compenso poco equo e difeso malamente. Parlano Caselli, Conte, Ghezzi, Guccini ecc
I veri cultori della poetica musicale italiana sono sempre stati disposti a pagare per ascoltarla. E sarebbero felici di farlo direttamente soprattutto a favore dei grandi artisti che hanno bisogno di sostentamento. E forse anche a favore degli artisti ricchi o benestanti, per gratitudine. Un fondo pubblico per loro pagato con tasse o meglio col 5 per mille non sarebbe probabilmente deserto. Ma l’aumento del cosiddetto equo compenso recentemente approvato dal governo non cessa di provocare polemiche. I principali difensori lo vedono come un modo di ripagare la copia privata che si fa su...
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