Sul copyright ci si arrabbia spesso. Perché spesso le posizioni sono preconcette e le misure sproporzionate. Stasera se ne parla alla Festa dell’Unità di Torino. Gigi D’Alessio a quanto pare alla fine ci sarà. Anche se la sua presenza aveva scatenato qualche polemica nel PD. La verità è che la materia è complicata, la tecnologia continua a sfidare le regole del gioco, i modelli di business si aggiornano costantemente. Nessuno contesta il principio secondo il quale gli autori hanno il diritto di ricevere il pagamento dovuto per la loro opera. Ma il modo con il quale il sistema del...
partecipazione
Zuckerberg. Like o non like. Questo è il problema
Oggi Zuck a Roma (vedi il pezzo critico di background: “Mark Zuckerberg a Roma. Il senso delle percezioni” e vedrai articolo domani sul Sole “Zuckerberg: il successo? Nessuno fa un’impresa da solo”). Like: Zuck fa le battute. «La vera ragione per questo viaggio a Roma? Trovare dei Pokemon molto rari». E poi: «Ho studiamo latino perché ho difficoltà con le lingue straniere, soprattutto a parlare. E alla high school ne dovevo scegliere una. Ho scelto il latino. Perché non la si deve parlare». Like: Il complimento a Max Ciociola, portato a esempio del fatto che anche in...
Precisazioni. Chi ha inventato la parola #webeti
Michele Medda, scrittore – comics writer/creator at Sergio Bonelli Editore, il 5 marzo 2015 ha scritto la parola #webeti. Apprezzato all’epoca, ha promesso altri neologismi.
Non risultano inventate le parole #tividioti e #paleocartacei.
Le gabbie dorate dei media digitali e il giornalismo: una storia del futuro
Il mondo digitale è diventato un argomento per i giornali generalisti nei primi anni Ottanta, quando è partito il fenomeno dei personal computer. Ma era un argomento assolutamente marginale. Almeno fino ai primi anni Novanta, in quei giornali, si faticava a ottenere spazio per qualunque articolo, persino un’intervista a Bill Gates. In America c’era qualcosa di più, non moltissimo. In Italia, Franco Carlini e pochi altri. Il genere del giornalismo interessato alla tecnologia digitale si è presto diviso tra i molti articoli per impallinati, con riviste specializzate per tirar fuori...
Padova Nòva. Open innovation days: programma aperto Tavoli della Ragione. Si possono mandare proposte
Comincia il 29 settembre, alla sera, e finisce il 1 ottobre alla sera. Padova Nòva – Open innovation days è un percorso di ricerca che comincia. In una città che si comprende soltanto con la sua università. Il cui futuro è legato a quello della sua università. E in una università che deve aprirsi, alla città e al mondo, per dimostrare che il suo impatto è decisivo. La ricerca che comincia è relativa ai metodi e ai format che consentono alla società di parlare con la sua università e all’università di parlare alla società. Nell’economia della conoscenza questo è importante...
La Guerra Fredda si è trasformata nella Guerra Digitale. Le spie sono ovunque. E non si sa chi vince
E il gruppo di spie digitali Shadow Brokers ha messo in vendita all’asta online molti file che dovevano restare segreti, comprese alcune cyberarmi. A quanto pare, gli Shadow Brokers si fanno così vanto di aver violato la NSA e Equation Group l’organizzazione di spie digitali che si vocifera fiancheggi l’agenzia segreta per la sicurezza americana – famigerata per l’iperspionaggio ai danni di più o meno tutti reso noto da Edward Snowden. Equation Group è stata leader per vent’anni nel cyberspionaggio e si dice che abbia infettato con i suoi sistemi di...
Il giorno in cui Diego Piacentini lascia Amazon per cominciare il nuovo lavoro di Commissario per l’innovazione digitale e tecnologica
Il titolo in effetti è un po’ burocratico ma non va neppure tanto male: Commissario per l’innovazione digitale e tecnologica. Il Commissario fa venire in mente un’entità pubblica che non riesce a governarsi da sola e quindi ha bisogno di una governance imposta dall’alto che metta in ordine fino a che non sarà possibile ritornare alla normalità. Però fa anche venire in mente un investigatore che scopre come sono andate le cose e fa emergere la verità su una vicenda poco chiara. Forse il Commissario per l’innovazione digitale e tecnologica sarà entrambe le cose. Ma...
Che senso ha parlare di politica su Facebook
Una ricerca Atlas pubblicata anche da QZ mostra come si comportano gli utenti di Facebook con i post che riguardano le opinioni politiche di chi li scrive. In pratica, solo una incredibilmente piccola minoranza dice che ha cambiato idea su un argomento politico dopo aver letto un post su Facebook (15% di indipendenti, 8% di democratici, 6% di repubblicani). Queste percentuali si spiegano soltanto in due modi: 1. Su Facebook non si trovano notizie e argomentazioni che illuminano un tema che si conosce poco 2. Su Facebook non si cercano notizie e argomentazioni che illuminano un tema che si...
Computer a scuola e internet aperta
Mentre le regole per salvaguardare l’internet neutrale e aperta continuano a essere messere in discussione dalle lobby e difese dai movimenti dei diritti umani nell’era tecnologica, alcuni pionieri della rete chiamano a raccolta le persone di buona volontà perché contribuiscano a rifondare la struttura architettonica originaria dell’internet, quella struttura fondamentalmente creativa perché fondamentalmente organizzata come un commons (Ieee). Del resto, la concentrazione di potere nelle grandi piattaforme private non è priva di conseguenze e rende necessaria...
Brexit: l’uscita di Londra sarebbe un vantaggio per Berlino
Gli stati contano sempre meno nella definizione delle scelte fondamentali? Le organizzazioni sovranazionali sono necessariamente incomprensibili e tecnocratiche, sicché finiscono per essere poco amate? Di certo le città si capiscono meglio. E dal punto di vista dell’emergente dimensione delle città, che cosa significa la Brexit? Per esempio, significa che Berlino punterebbe ad attrarre gli investimenti in aziende tecnologiche che per adesso vanno a Londra. Queste contribuiscono con 180 miliardi di sterline all’economia britannica (BCG), oggi, ma Berlino è attraente: una startup...
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