Esiste un genere, il giornalismo dell’innovazione, che si occupa di informare su un argomento trasversale, dai confini labili, dall’importanza crescente. Un pezzo di Brian Rashid su Forbes offre un’idea: Innovation journalism is a form of journalism that cuts across the traditional story areas. Instead of just being limited to writing about one field or area, i.e. politics, technology, celebrity or sports, innovation journalism covers the whole story. Where traditional journalism relies on silos, innovation journalism eliminates them. Where traditional journalism sees...
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Sensus, smartguitar, va avanti
Sensus, la smartguitar di Mind continua a raccogliere finanziamenti per proseguire lo sviluppo del prodotto (si avvicina ai 500mila euro). Ne avevamo parlato qui. Un video da guardare per avere un’idea delle features:
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Grosse notizie dal Garante. L’ultimo numero della newsletter tratta Facebook e i fake, i giornalisti e i blogger
Nella NEWSLETTER N. 414 del 27 aprile 2016 del Garante per la protezione dei dati personali ci sono due decisioni notevoli: 1. Facebook deve bloccare i fake: “Facebook dovrà comunicare ad un proprio utente tutti i dati che lo riguardano – informazioni personali, fotografie, post – anche quelli inseriti e condivisi da un falso account, il cosiddetto “fake”. Non solo: la società di Menlo Park dovrà bloccare il fake ai fini di un’eventuale intervento da parte della magistratura. Lo ha stabilito il Garante per la protezione dei dati personali nella sua prima...
Ci possiamo capire qualcosa? Dirk Helbing: la crescita esponenziale di tutto aumenta la complessità
Nel corso della conferenza organizzata l’altro giorno dall’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles al Bozar, con Telmo Pievani, Dirk Helbing ha fatto notare che esiste una tendenza poco sottolineata nella relazione tra conoscenza e digitalizzazione. La crescita esponenziale della capacità di elaborazione e della sofisticatezza dei programmi di gestione dei dati è ovviamente importante, ma il suo passo è più lento della crescita esponenziale della quantità di dati elaborabili e gestibili! Significa che aumenta la complessità. E’ un altro modo per dire che la dinamica della...
Comportamenti passivi crescono su Facebook
IL governo di una comunità di utenti da un miliardo e mezzo di persone richiede un continuo aggiustamento. Ora i manager di Facebook temono la tendenza alla passività (Wsj): un numero crescente di persone dà un’occhiata a Facebook ed esce senza condividere nulla. Meno tempo, meno soldi per una Facebook che diventa più utility e meno community (danah boyd). Proprio per questo Facebook sta studiando una app per favorire lo scambio di foto e i video in diretta (Wall Street Journal).
Intanto, sulla libertà di informazione
Intanto, come abbiamo visto negli ultimi giorni, è uscita nuova edizione del rapporto di Reporters sans Frontières sulla libertà di informazione nel mondo. L’Italia è 77esima. I problemi che abbassano la posizione in classifica dell’Italia sono legati soprattutto alle minacce conseguenti a inchieste sulla corruzione e sulla mafia. Molte cose da commentare. Per esempio: i paesi dell’Europa dell’Est, in molti casi, sono classificati meglio. Hanno molti problemi, evidentemente. Ma riservano anche molta attenzione alla salvaguardia e al miglioramento della libertà di...
Dati, informazione, conoscenza. Discernimento. Saggezza
Spesso ricordata, l’intuizione di T.S. Eliot: Where is the wisdom we have lost in knowledge? Where is the knowledge we have lost in information? Commenta James Gleick: «Si può parlare di ansia anche come scarto tra informazione e conoscenza. Una raffica di dati spesso non ci dice quello che abbiamo bisogno di sapere. La conoscenza, a sua volta, non garantisce l’illuminazione o la saggezza» (James Gleick, L’informazione). Lewis Mumford (citato da Gleick), umanista e filosofo della tecnologia, diceva nel 1970: «Purtroppo, il recupero delle informazioni, per quanto veloce, non...
Intanto il copyright resta terreno di conflitto in Europa
In pratica, la Commissione europea si era data come missione quella di riformare il copyright. Lo scopo è chiarissimo: un mercato unico europeo, nel quale i consumatori di ogni paese possono accedere a tutto quello cui possono accedere i consumatori di ogni altro paese. Senza le barriere artificiali che separano oggi i mercati nazionali nell’accesso a film, libri, serie tv e quant’altro. Gli oppositori dicono che questo aumenterà la scala delle produzioni creando maggiori difficoltà per i piccoli produttori nazionali. Ma i sostenitori dicono che così si potrà anche sviluppare una...
Paul Klee, Orf Quarenghi, Studio azzurro
Grazie a Studio Azzurro, alla Fabbrica del vapore di Milano, oggi, comincia protoTree il tributo a Paul Klee in forma di installazione interattiva di Orf Quarenghi con musiche di Tommaso Leddi. “Interaction is storytelling”
Una buona notizia sulla libertà di linkare
È sempre stato un dibattito assurdo, paradossale. Eppure migliaia di pagine si sono sprecate a discutere intorno al seguente problema: chi mette un link a una pagina web sul proprio sito è in qualche modo responsabile di quello che si trova nella pagina linkata (o, da un altro punto di vista, ne sta sfruttando il copyright)? L’avvocato generale alla Corte europea dice di no, smentendo il parere di molti altri. E sostiene che chi linka può linkare indipendentemente che sappia o non sappia dell’eventuale illecito che è commesso da chi ha fatto la pagina linkata. Nell’80% dei...



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