Una sorta di equivoco si sta diffondendo nel dibattito sulle tecnologie. Che possano fare male agli umani: sostituendo i lavoratori con robot, sostituendo pezzi di DNA con rimpiazzi artificiali, sostituendo la classe dirigente con i meccanismi automatici della finanza. Certo, queste macchine, tecnologie, logiche funzionano a modo loro e hanno conseguenze inerziali dovute all’interfaccia, al programma che le anima, allo scopo per il quale sono state costruite. Ma questo non significa che possano diventare esseri alieni che agiscono indipendentemente dagli umani: sono gli umani ad averle...
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Trump-l’œil… La politica americana contro la scienza
L’Environmental Protection Agency dovrà chiedere il permesso all’amministrazione Trump prima di rilasciare dati sull’andamento del clima. Una specie di commissario politico di metterà in mezzo tra l’informazione su come stanno le cose e l’impressione che il governo americano vuole dare sul tema del climate change. Gli scienziati non potranno lavorare sui dati ma su un mix di dati e volontà politica. La distorsione della conoscenza e delle scelte conseguenti è destinata ad aggravarsi (phys.org). Coral Davenport, sul New York Times, riporta che questo fenomeno non...
Democrazia e repubblica, scienza e giornalismo, verità e realtà: sono paroloni ma non per questo meno importanti. Per pensare umilmente e agire pragmaticamente
Oggi Juan Carlos De Martin ha scritto un grande pezzo sulla Repubblica, intitolato Democrazia e verità: i giornali e la Rete; come migliorare il sistema delle notizie (il pezzo è accessibile a pagamento sul sito della Repubblica). È un pezzo che si inserisce nel dibattito sulla cosiddetta – ironicamente – post-truth democracy. Ed è un pezzo che amplia la portata del dibattito ben oltre le schermaglie polemiche tra chi vuole mettere sotto controllo la Rete per contenere le bufale che vi circolano e chi sostiene che le bufale sono il prodotto di un potere al quale sono piuttosto...
Aperto, connesso, confuso e migliorabile
Il sistema delle notizie al momento è molto confuso, dice il 64% gli americani che hanno risposto al sondaggio Pew uscito qualche giorno fa. Il 24% dice che c’è un po’ di confusione. Solo l’11% degli americani dice che non c’è nessun problema: e possono essere i supercompetenti o i superdisinformati. Quindi lo pensano sia gli elettori di Trump che quelli di Clinton. Molti di loro pensano di essere capaci di identificare le notizie false: il problema riguarda gli altri. Un quarto di loro dice di avere comunque creduto a notizie false e di averle condivise online. La...
Cyber insicurezza, post-verità, maleducazione: il salto culturale ispirato dalla cybersicurezza
E dunque un articolo del Washington Post ha fatto sapere che, secondo fonti che volevano restare anonime, la Cia ha scoperto che i russi hanno volutamente influenzato le elezioni americane per far vincere Donald Trump, usando Wikileaks e altri sistemi per far filtrare documenti inbarazzanti per l’entourage di Hillary Clinton (Washington Post). Trump ha detto che non è vero. Julian Assange ha detto che i russi non sono la fonte dei documenti. L’Fbi è intervenuta pesantemente nella campagna dichiarando quando Clinton era in testa con largo margine a pochi giorni dal voto che era...
Quei due che hanno cambiato il pensiero sul pensiero
È la storia dell’amicizia tra Daniel Kahneman e Amos Tversky i due studiosi che hanno aperto la strada a un cambiamento fondamentale nel modo in cui si pensa il pensiero. Contro ogni pretesa dell’economia intorno all’idea dell’homo oeconomicus, hanno dimostrato che la gran parte delle decisioni sono istintive o basate sull’intuizione e solo una minoranza è basata sul ragionamento controllato. Il che è premessa di un’economia irrazionale e di ogni genere di manipolazione, ma anche di attenzione per le premesse teoriche dell’economia della felicità. Il...
Programma pro-verità per ecologisti dei media
Nel mondo della post-verità, si diffondono molte notizie false. E parallelamente perdono credibilità le notizie vere. Semplicemente entrano nel grande minestrone. Il punto è che questo rende meno rilevante il lavoro di chi cerca notizie vere e di chi promuove valori autentici. Stiamo parlando di un problema che comincia ad essere risolto solo quando la società se ne accorge. La vittoria disinformata di Brexit, il blitz bugiardo di Trump, la confusione semantica del RefeRenzi con il no come somma maggioritaria di visioni minoritarie e di punti di vista particolari, sono tutti episodi della...
For a better curated media environment
A republic is its rational institutions. A democracy is its informed citizens. Institutions are platforms enabling citizens to decide by following a non-violent process of deliberation and voting. Citizens who know and accept their institutions in their rationality have something fundamental in common: they then can divide on opinions, but they live in the same reality. If citizens think at reality as it is defined by their passions and not by information about their republican, common, rational institutions, than they are not living a fulfilling democracy. Post-truth democracy and all the...
Alberto Puliafito sul giornalismo
Alberto Puliafito ha scritto un libro utile sul giornalismo nel contesto digitale. Veleggia su tutti i problemi con equilibrio, non si lascia andare a facili entusiasmi o a crisi depressive, descrive i fattori tecnici con attenzione e rimanda ad approfondimenti per gli aspetti più manualistici: soprattutto aiuta a rendersi conto del fatto che il giornalismo è soprattutto il suo metodo di lavoro e la sua fedeltà al pubblico. Senza pregiudizi. Questa consapevolezza – che fa diffusa tra i giornalisti e tra il pubblico – è la strada maestra per immaginare il futuro di una professione...
Contro Fakebook, per il next journalism
Vale la pena di ricordare oggi il libro di Bill Kovach e Tom Rosenstiel: Blur. How to know what’s true in the age of information overload. È un manuale dedicato ad aumentare la consapevolezza dei giornalisti e del pubblico intorno alle abilità metodologiche che devono essere coltivate da chi cerchi di conoscere come stanno le cose intorno ai fatti di attualità (e non solo). Si tratta di insegnamenti che servono a riconoscere che tipo di informazione si incontra sui media, se è completa, se ha tenuto conto correttamente delle fonti, se è basata su fonti attendibili, se inferisce teorie...
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