Il dibattito sul destino delle forme di autorità culturale tradizionale viaggia tra due estremi, parrebbe: la critica dello “specialismo baronale o autoreferenziale” e l’orrore per la la “democratizzazione del sapere”. I contributi migliori, ovviamente, sono quelli che non si fermano alle posizioni estreme ma argomentano tenendo conto dei fenomeni nel complesso. Giuliano da Empoli ha scritto a proposito del primo punto di vista un libro importante. E Tom Nichols ha scritto recentemente un articolo sul Federalist che vale davvero la pena di leggere a proposito...
Attenzione media
La nuova storia del content marketing
I brand hanno pensato di elaborare una nuova forma di marketing dedicandosi a finanziare e diffondere contenuti, storytelling, punti di vista, fatti, visioni. Come se fossero editori. Ne avevano l’opportunità, grazie alla rete. L’hanno colta. Ora però di questi contenuti ce ne sono troppi. Un’inchiesta del Guardian ne dà conto. Si dice che i consumatori sono bombardati da 5000 messaggi di brand al giorno. Troppi per essere efficaci. I brand scoprono quello che gli editori hanno scoperto molto tempo fa: un’estrema minoranza dei contenuti ce la fa. Pareto docet. Per...
Media Civici. Informazione di mutuo soccorso. Il contributo di Vincenzo Moretti
Vincenzo Moretti, autore di libri di straordinaria umanità, ha saputo dell’imminente uscita del libro “I media civici. Informazione di mutuo soccorso“. Ne avevamo parlato all’epoca della stesura del testo, qualche mese fa. Quando gli avevo chiesto di contribuire con una storia. Nel frattempo la storia è maturata. E lo ringrazio tanto per aver voluto condividerla qui: Ancora adesso che ce l’abbiamo fatta resto della stessa idea. Per chi sta vivendo questa esperienza “normalmente” eccezionale che abbiamo chiamato Bottega Exodus Ahref di Cassino la cosa veramente...
Media civici a Bologna. Iperbole 2020
A Bologna si parla di Iperbole 2020, la nuova rete civica del Comune. Contiene le informazioni che vengono dal Comune, una sezione con il “fascicolo del cittadino” e un ambiente partecipativo in via di definizione in collaborazione con la Fondazione Ahref (alla quale collaboro). Giusto come contributo ricordo che i media civici sono diversi dai media editoriali e dai media sociali. Riguardano i cittadini in quanto persone che condividono un bene comune (per esempio vivono nello stesso territorio). Non sono mezzi di comunicazione top down e non sono semplici strumenti di...
Link. Letture per domani. Open access, insicurezza, intelligenza collettiva
Roberto Caso scrive un paper molto importante sul diritto formale al servizio dell’open access alla conoscenza scientifica: Scientific knowledge unchained: verso una policy dell’università italiana sull’Open Access. The Trento Law and Technology Research Group. Abstract: «Lo scopo di questo scritto è mettere in luce quel che il diritto formale può fare a favore dell’Open Access (OA). La tesi di fondo è che il diritto formale – la legge, i regolamenti, i contratti – può rappresentare un formidabile ausilio all’affermazione del principio dell’accesso aperto, ma che il...
Lloyd e Giugliano. Obiettività come principio ispiratore del giornalismo
Ferdinando Giugliano e John Lloyd hanno scritto Eserciti di carta. Come si fa informazione in Italia, Feltrinelli. Ed è un piacere leggerlo. Con lucidità e libertà di pensiero garantite anche da una carriera giornalistica sviluppata in Inghilterra, dove il principio dell’obiettività non è considerato ingenuo come in Italia e dove possono vivere al riparo dall’influenza diretta del sistema dell’informazione italiano, Lloyd e Giugliano descrivono i fatti che hanno portato il giornalismo e il pubblico, in Italia, ad accettare l’idea cinica secondo a quale...
Non sono gli avvocati a salvare i giornali. Gli editori e Google. Giua, Barron, Ingram… #Ijf13
Google è amico o nemico degli editori? I casi della Francia e del Belgio, la lunga gestazione di nuove norme in Germania, una critica latente in molti altri paesi d’Europa dimostrano che gli editori sentono che sta succedendo qualcosa di sbagliato. Ma quando si passa dalla vaga sensazione all’analisi, le critiche si stemperano e sbiadiscono, lasciando però insoddisfazione e preoccupazione: perché da un lato pensano che Google faccia soldi sfruttando i contenuti pagati dagli editori e che dunque debba restituire qualcosa; dall’altro lato si rendono conto che Google porta una...
I giornalisti innovatori e lo sviluppo dell’ecosistema dei media
Chiariamo l’obiettivo. Una società sana dispone di un sistema efficiente, indipendente e qualitativamente ricco per sapere come stanno le cose. Internet alimenta le opportunità per costruire, manutenere, sviluppare un sistema del genere. Per cogliere queste opportunità occorre passare da una mentalità lineare caratteristica dell’epoca industriale a un approccio adatto alla complessità dell’epoca della conoscenza. Uno dei problemi da affrontare riguarda la ricerca orientata alla generazione di informazione indipendente, che ha bisogno di professionisti delle inchieste...
Stephen Holmes. Democrazia. L’equilibrio dei poteri non è un dato ma un processo.
Stephen Holmes termina il suo “Poteri e contropoteri in democrazia” (Codice) citando Benjamin Constant: «una società che si consola per la perdita della libertà politica limitandosi a godere dei frutti della ibertà personale, rischia di perderle entrambe». E poiché siamo in una fase in cui si rischia proprio questo tipo di sviluppo, vale davvero la pena di rifletterci attentamente. L’equilibrio dei poteri serve a impedire una dinamica dittatoriale. Il fatto per esempio che il potere esecutivo e legislativo dipendano insieme da un unico centro di potere, il sistema dei...
Javier Celaya. Autori, editori, pubblico
Secondo una ricerca presentata da AtKearney a IfBookThen i libri scritti e venduti dagli autori senza passare da un editore ma contando solo sulle piattaforme digitali sono entrati nella classifica dei 100 titoli più venduti solo nel 2011. Ma sono arrivati successivamente a occupare tra il 14% e il 26% dei posti in quella classifica, con una perdita per gli editori di 70-120 milioni di dollari solo nel 2011.
Qui sotto un intervento di Javier Celaya dopo una “long form question”.
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