Non è mai facile coordinare un dibattito su un tema difficile, con oratori di prim’ordine, in una lingua diversa dalla propria lingua madre. Ma quando arriva il momento di presentare un ministro della Scienza e dello Sviluppo tecnologico dello Zimbabwe, il timore di sbagliare si accresce. Specialmente se si chiama Heneri Dzinotyiweyi.
È stato estremamente generoso e simpatico. La prima volta che l’ho nominato mi ha fatto un sorriso di incoraggiamento. La seconda ha detto che la prima era andata meglio. Alla terza ha commentato che ero arrivato al 40%. E ho sentito che era un complimento. Anche se da quel momento ho preferito riferirmi a lui semplicemente come al Ministro.
Il suo discorso peraltro è stato molto ragionevole. «È necessario bilanciare il bisogno di sicurezza online con la necessità di salvaguardare la libertà di informazione, decidendo quanto accesso ai dati privati vogliamo concedere al governo e quanta sicurezza vogliamo avere in rete». La paranoia della sicurezza assoluta non è l’unico atteggiamento possibile, per fortuna.
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