Se passa la legge contro la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche, l’Italia diventerà con ogni probabilità una delle principali nazioni che contribuisce a WikiLeaks.
E parlandone con Julian Assange, ci si accorge che il capo di WikiLeaks ne è ben consapevole.
Che cosa succederà? Ecco, riassumendo, quello che ha detto Julian: 1. La nuova legge islandese ha già convinto il parlamento europeo a sostenere l’introduzione di un’analoga legge in Europa; 2. Diversi giornali italiani hanno già preso contatto con WikiLeaks per pubblicare le notizie che diventeranno eventualmente proibite; 3. La legge evolverà in modo che si potranno intentare cause internazionali contro i paesi europei he non garantiscono protezione ai giornalisti che fanno il loro lavoro.
Probabile che la legge bavaglio nell’epoca di internet non bloccherà le notizie.
Non solo non bloccherà niente, ma sarebbe uno scacco matto per chi ancora non si capacita che le sovranità nazionali sono spuntate, anche a livello giuridico e non solo tecnologico. Fa piacere che per assurdo la regressione delle forme di controllo, dal sofisticato inondamento informativo del tutto e l’inverso di tutto, stia passando all’inefficace censura. E’ una sconfitta dei mezzi controllo. Credo sempre di più che questa legge abbia il solo scopo di misurare i rapporti di forza della maggioranza piuttosto che la forza di regolare.
Beh, io scrivo dalla Cina e vi garantisco che metà internet è bloccata, addirittura le piattaforme di blog italiani, come splinder, non si possono visualizzare
no facebook, no twitter, no hotmail e neppure wikileaks è accessibile.
E anche qui è l’epoca di Internet
Nòva ha pubblicato una serie di pezzi dalla Cina con una serie di indicazioni raccolte sul campo da persone che riescono ad aggirare i controlli… Certo, è un fastidio e spesso un pericolo del quale si farebbe volentieri a meno (understatement)… Ma prima di internet non c’era neppure quella possibilità…
Le notizie che Nova ha pubblicato dalla Cina sono peanuts che non fanno paura a nessuno. Non per sminuire, ma la censura funziona benissimo. E Internet gli fa un baffo: non mi verrai a raccontare che l’URSS è caduta per i dissidenti ? La Cina si democratizzerà solo passando attraverso un fase di caos con decine di milioni di morti. Sempre che ce la faccia. Gente come Wikileaks scopre i “segreti” dei Paesi che non hanno la censura e danneggia i Paesi democratici e basta. Con un rischio molto basso, a parte le esibizioni di viaggi e incontri in luoghi pubblici alla telefilm di spionaggio. Il resto sono le solite boiate di gente in cerca di visibilità.
Marco: ma tu non hai visto su wikileaks il video,agghiacciante, dell’uccisione di quelle persone che anche ad inesperti, come me, sono apparse immediatamente quali inermi cittadini, sulle quali invece si sono accaniti i soldati americani senza alcuna pietà? Non credi che sia proprio grazie a questi contributi che aumenti la consapevolezza generale e di quanto sia ingiusta, comunque, sempre la guerra? E se questo serve ad indebolire i paesi democratici ..beh allora benvenga!
Elena.. è pressoché impossibile che sei tu.. Cesena?
La guerrà è terribile (cosa vuol dire “ingiusta” ? La vita è “ingiusta”, il resto è conseguenza, la “giutizia” è infatti escatologica), c’è bisogno di Wikileaks ? Tu hai immediatamente capito che erano inermi cittadini ? A posteriori la saggezza di tutti è infinita. Benvenga che i Paesi democratici vengano indeboliti ? Bravo. Quando, continuando così, andremo a fondo e vinceranno i vari taglialingue e tagliagole, non avrai bisogno di aspettare Wikileaks per vedere ammazzamenti di gente inerme. Strano, peraltro, come tutti hanno orgasmi di “trasparenza” a guardare Wikileaks ma quando un giornale si permise di pubblicare le immagini di un attentato suicida a un autobus in Israele, tutti a dire “che schifo, si fa appello alle emozioni, all’interpretazioni inesperte, bisogna contestualizzare”. Sarà per via del’autore ? O per via delle vittime ? E per tutti e due ?