Alcuni giornali italiani hanno già contattato Wikileaks per distribuire le intercettazioni nel caso che fosse introdotta la legge che ne vieta la pubblicazione. Una domanda: ma poi linkare i documenti pubblicati su Wikileaks sarebbe consentito o vietato? È una domanda che ha senso solo in un paese con poca libertà di informazione.
17/07/2010 07:19
1 Min Read
Italyleaks
17/07/2010 07:19
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Luca De Biase

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Si vede che sono sicuri di averle… ottima ragione per fare una legge.
P.S: Ho l’impressione che gli standard di Wikileaks saranno troppo rigorosi per l’andazzo italiano: per esempio, nessun taglia e cuci…
Luca,
la pubblicazione all’estero da parte di un soggetto estero non sembra desinata a ricadere nell’ambito di applicazione del provvedimento in discussione alla Camera e linkare è, certamente, diverso da “pubblicare”.
C’è, però, bisogno di un soggetto estero che si assuma in prima persona la responsabilità della pubblicazione e che possa contare su una disciplina che lo autorizzi a non rivelare la fonte del contenuto pubblicato.
La nuova legge islandese – della quale, però, ho sin qui letto solo alcuni estratti – sembra la tessera mancante del mosaico.
Luca,
la pubblicazione all’estero da parte di un soggetto estero non sembra desinata a ricadere nell’ambito di applicazione del provvedimento in discussione alla Camera e linkare è, certamente, diverso da “pubblicare”.
C’è, però, bisogno di un soggetto estero che si assuma in prima persona la responsabilità della pubblicazione e che possa contare su una disciplina che lo autorizzi a non rivelare la fonte del contenuto pubblicato.
La nuova legge islandese – della quale, però, ho sin qui letto solo alcuni estratti – sembra la tessera mancante del mosaico.
In generale la tv generalista italiana e molti media sono soffocati da un conformismo culturale massiccio. Da sempre amo leggere, scrivere e documentarmi, anche su fonti poco note e non conformiste. Da pochi mesi seguo con interesse attivo il mondo della blogosfera e il vantaggio, grande, di trovare notizie e spunti di riflessione, diversamente non reperibili in tv o nei media tradizionali, è veramente unico.
Anche il mio blog “Giovanni Fonghini Una Voce Fuori Dal Coro” cerca sempre in maniera onesta di conformarsi ad una linea culturale, che potremmo definire “eretica”. Quindi banalizzando si potrebbe dire: evviva la blogosfera e la sua grande libertà di pensiero e opinione. Certo gli scivoloni sono frequenti e anche le sciocchezze di tanti, che credono che la loro opinione sia vangelo e quella degli altri “monnezza”, spesso dominano il campo. Ma alla fine i vantaggi superano di gran lunga gli svantaggi. E una comunità di blogger-uomini liberi, sempre più consapevole, saprà rifiutare le sciocchezze, i toni violenti ed esasperati e la superficialità di chi parla solo attraverso gli slogan.
Pubblicità.
P.S. Captcha mi propone “ruffianed have”, meraviglioso.