A seguito del lancio del progetto per il discernimento abbiamo ricevuto alcuni contributi. Questo è di Elena Schiaffino, cofounder di Engitel, ed è dedicato a: “http-html”. Ecco il testo.
Http-html
L’innovazione più strepitosa è arrivata a cavallo fra il secondo ed il terzo millennio. Ma è quella che, ancora oggi, permette a tutti noi di scrivere su questo blog.
È il protocollo HTTP unito all’HTML. E sottolineo HTML (siamo alle quinta versione e chissà quante ne seguiranno): non XHTML. È il linguaggio comune su cui si basa la condivisione di idee e creazioni nel millennio che verrà. Blog, siti, social network, app: tutto ha una matrice comune e tutto vive nel nostro ECO-sistema digitale.
Blockchain e IoT rivoluzioneranno il mondo (e lo hanno già cambiato). Ma quando diventeranno grandi avranno sempre a che fare con gli “anziani” HTTP e HTML e della loro sapienza. Grazie a queste due sigle il digitale è diventato uno spazio comune, nel quale le idee non si esauriscono nello spazio ristretto di una comunità fisica ma viaggiano nell’universo mondo. Seguendo direzioni proprie. La possibilità tecnologica di condividere è oggi un dato di fatto. Ma è, tutto sommato, un’opportunità recente. È una lingua che tutti usiamo senza conoscerne l’alfabeto. Ed è questa la sua grandezza.
Il formato HTML è molto semplice. Il documento dal quale tutto nasce non è neppure ufficiale. Più che un testo organico è un patchwork: un insieme di elementi presi qua e là da Tim Berners-Lee. Quanti? Appena 21: i 21 pilastri sui quali si è fondato lo sviluppo di Internet. Il loro numero, nel frattempo, si è moltiplicato. Senza però tradire un principio (che poi è anche quello della rete): ogni elemento del web è composto da parti semplici che, prese singolarmente, non saranno mai troppo potenti. Ma non è tutto: ogni elemento HTML è fondamentalmente composto da due tag e da un contenuto, che sarà riconosciuto da un browser aggiornato. Ma cosa succede nelle versioni precedenti? Il nuovo contenuto non verrà rifiutato ma semplicemente ignorato. In altre parole, l’HTML è un linguaggio tollerante. Ed è questa la caratteristica che ne assicura la resilienza, cioè la capacità di adattarsi ai cambiamenti, di crescere mutando forma. È la legge del: “Be conservative in what you send. Be liberal in what you accept”. Cautela e tolleranza. Un un po’ il contrario del Gattopardo: non cambiare tutto perché nulla cambi ma restare se stessi per cambiare tutto.
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