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Google+ offre meno libertà agli utenti mobili

Google+ non si può usare in mobilità senza concedere a Google di conoscere la localizzazione dell’utente.

Dopo vari tentativi con iPhone e iPad si direbbe che sia così. Usando Google+ con il computer si va senza problemi. Ma se si accede con il browser del cellulare o del tablet il sistema chiede di accettare di condividere con Google i dati sulla propria localizzazione. (Ho chiesto lumi anche su Google+ e attendo risposte).
La conseguenza è che Google può usare i dati che raccoglie sulla localizzazione e condividerli con terze parti. E sebbene Google+ sia un ottimo prodotto (con pro e contro, ovviamente), la sua utilità diminuisce drasticamente se non lo si usa anche in mobilità: il che avviene se ci si rifiuta di concedere a Google le informazioni sulla propria localizzazione.
Può non essere un problema, si tratta di una sensibilità che varia da persona a persona. Ma è una nuova distinzione drastica del trattamento riservato agli utenti i rete fissa e mobile. Un utente sul fisso è più libero di un utente sul mobile. 
Ci sono dei termini di servizio di Google Mobile che sono diversi da quelli dell’accesso fisso. E addirittura ci sono norme per la privacy specifiche per quando si usano i prodotti Google in mobilità.
Google ha da tempo deciso che la rete internet mobile non è come quella fissa. Come quando ha sostenuto che la net neutrality è diversa nell’internet fissa e in quella mobile, in una dichiarazione pubblica condivisa con Verizon nell’agosto del 2010. Dichiarazione peraltro criticata dall’EFF.
La condanna dell’internet mobile è diventare una rete meno “libera” di quella fissa. I gestori mobili si prendono molte più libertà di quante ne concedano agli utenti i gestori di rete fissa.

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  • Credo di essere una dell epoche persone che non ha buosgno di mobilità in quanto sostanzialmente stanziale, non possiedo infatti ne iphone ne ipad ne bb, ma mi inquieto anche solo davanti alle notizie attinenti che FB evidenzia nella colonna di destra della mia bacheca ogni volta che cito un qualcosa. Troverei insopportabile dover dire dove sono, ma del restoi abbiamo accettato di cambiare abitudini fin dall’avvento del cellulare al quale dopo il pronto generalemnte si chiede non piu, come stai, ma dove sei.

  • Se si usa la Google Search Application da BB, Google chiede il permesso di sapere dove sei per migliorare le risposte, non è obbligatorio (io glielo ho concesso, se dovessi scoprire che fa cose strane, disinstallo l’applicazione e la reinstallo senza concedere più l’autorizzazione). PEr quanto riguarda le differenze tra rete fissa e rete mobile, in realtà la distinzione è più sottile: la differenza è tra chi usa la rete mobile per collegarsi con il computer (usando il cellulare come un modem, o la chiavetta) e chi invece accede alla Rete via cellulare o smartphone. Quanto all’atteggiamento dei gestori, dipende essenzialmente dal fatto che controllano una risorsa infinitamente più scarsa della rete fissa.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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