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Voglia di leggere

Ci sono 2 utenti di Twitter che sono follower di 524mila altre persone. Uhmm

D’altra parte solo 20mila utenti di Twitter producono il 50% di tutti i messaggi… E l’attenzione resta molto concentrata, sia dal punto di vista settoriale (gente dei media segue gente dei media, celebrità seguono celebrità, ecc.) sia dal punto di vista assoluto (molti seguono pochi). Lo studio che lo registra è di Cornell e Yahoo! e si può consultare liberamente.
Twitter è popolato da quasi 200 milioni di persone. Ma il comportamento delle persone è molto differenziato. Ci sono poche persone estremamente attive e molte persone che quasi non lo usano, a giudicare dal fatto che non seguono nessuno… Eppure è chiaro che Twitter influenza il traffico internet in modo sensibile. I veri numeri di Twitter vanno ancora ricercati e la vera comprensione del fenomeno resta ancora da raggiungere. Ma un fatto è chiaro: siamo in presenza di un classico mondo iperconcentrato, con molti free riders e proporzionalmente pochi produttori.

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  • Attenzione: il 50% dei tweet *letti* (“consumed” nella versione originale del rapporto) non *scritti* sono prodotti da 20.000 utenti.
    Significa che in 20.000 producono contenuti interessanti per un pubblico molto ampio (la metà del pubblico), mentre il resto dei contenuti sono interessanti solo per pochi utenti (quindi costituiscono conversazione più che informazione).

  • lo studio contiene queste due frasi (all’inizio e alla fine) che spiegano l’ambiguità (comunque il senso è chiaro): 1. “Based on this classification, we find a striking concentration of attention on Twitter, in that roughly 50% of URLs consumed are generated by just 20K elite users, where the media produces the most information, but celebrities are the most followed”; 2. “we find that although audience attention has indeed fragmented among a wider pool of content producers than classical models of mass media, attention remains highly concentrated, where roughly 0.05% of the population accounts for almost half of all posted URLs.”…

  • Twitter in Italia è utilizzato solo da qualche professionista informatico. Gli altri lo hanno utilizzato o lo utilizzano ancora, ma presto abbandoneranno questo social, non credo vada bene per il nostro modo di pensare.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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