Home » visioni » Propositi 2011: investiremo in cultura
visioni

Propositi 2011: investiremo in cultura

Beda Romano scrive un bellissimo post sulla capacità della Germania di aumentare gli investimenti in cultura nonostante la crisi. Un caso unico in Europa. E un esempio che viene dal paese che attualmente riesce meglio di tutti i paesi europei a uscire bene dalla crisi.

Il governo italiano invece taglia. Lascia andare a pezzi Pompei. E la sua riforma dell’università, oltre ai tagli, produce probabilmente l’entrata in gioco di una logica nuova nell’investimento in ricerca ed educazione: la logica dei funzionari, contro quella dei professori.
Dovremo sempre più pensare a fare da noi l’investimento in cultura ed educazione. Non lo si può pensare come un aggravio. È semplicemente una necessità cogente, l’unica strada per costruire una vita soddisfacente, la via maestra per prepararci all’economia della conoscenza, l’investimento più redditizio per come è fatto il nostro sistema di imprese.
Abbiamo una bella novità, nella liberalizzazione del wi-fi. Abbiamo segnali da varie autorità locali che non dismettono una politica culturale. Abbiamo vere eccellenze, dalla Biennale alla Triennale, dai grandi festival (penso a Economia, Letteratura, Filosofia, Scienza…). Abbiamo i primi passi di Ahref, che prenderà servizio effettivo passo dopo passo nel corso di quest’anno. E molte altre iniziative di grande importanza.
Sempre più dovremo immaginare di costruire a partire dalle nostre reti sociali una politica culturale alternativa al pensiero unico dominante che pervade il governo. In generale, a parte l’attuale congiuntura politica, la società italiana ne uscirà rafforzata. Se saremo esigenti con noi stessi.

Commenta

Clicca qui per inserire un commento

  • Beh sul wifi da oggi in poi sarà una jungla dunque non mi pare così positivo l’inizio per non parlare del nuovo regolamento Agcom. Insomma ci sarà tanto per cui lavorare anche Ahref, con ottimismo ma con attenzione. Buon anno a tutti.

  • E per il 2011 dovremo cominciare a fare “rete culturale” sul serio, da nord a sud, con il sogno di un grande interscambio (e ricambio) con le reti sociali…
    Non ci sono solo le realtà conosciute, ma anche tanti altri piccoli centri che nell’indifferenza dei grandi media (e dello Stato) continuano a lavorare, a camminare…
    Bisognerà connetterli, connetterci. Solo cos’ il 2011 potrà segnare una svolta, quantomai necessaria a questo nostro sciagurato paese.

  • Ciao Luca.
    Ho letto anche io quel post e la cosa non mi ha stupito. La Germania, così come la Francia, è uno stato che ha già saputo dare storicamente una sterzata e ha fatto partire un cambiamento culturale. In Italia questa cosa non è mai avvenuta. Oggi dobbiamo far partire una rivoluzione culturale, dal basso, dalla rete stessa e dobbiamo diffondere quei valori che sono parte integrante della cultura digitale. Nel mio blog, nel messaggio di buoni propositi per il 2011 http://goo.gl/xgRha ho espresso lo stesso pensiero: da più di un anno porto avanti il network Indigeni Digitali per diffondere alcuni valori come etica, partecipazione, trasparenza ma da quest’anno lavorerò attivamente ad un progetto chiamato Pensiero Democratico http://pensierodemocratico.it/. Ti invito a buttarci un occhio. A presto.

  • Ciao Luca.
    Ho letto anche io quel post e la cosa non mi ha stupito. La Germania, così come la Francia, è uno stato che ha già saputo dare storicamente una sterzata e ha fatto partire un cambiamento culturale. In Italia questa cosa non è mai avvenuta. Oggi dobbiamo far partire una rivoluzione culturale, dal basso, dalla rete stessa e dobbiamo diffondere quei valori che sono parte integrante della cultura digitale. Nel mio blog, nel messaggio di buoni propositi per il 2011 http://goo.gl/xgRha ho espresso lo stesso pensiero: da più di un anno porto avanti il network Indigeni Digitali per diffondere alcuni valori come etica, partecipazione, trasparenza ma da quest’anno lavorerò attivamente ad un progetto chiamato Pensiero Democratico http://pensierodemocratico.it/. Ti invito a buttarci un occhio.
    A presto e buon anno.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

Video

Post più letti

Post più condivisi