Ma sì è strano che oggi su Google News nella versione Usa si leggessero due titoli a proposito dell’Italia: riguardavano la vicenda della partita Italia-Serbia interrotta per le violenze dei tifosi serbi e l’aumento della produzione di automobili Fiat in Serbia.
Già. Riflettendo sui Nobel per l’economia di quest’anno, i giornali hanno visto che il tema comune è l’inefficienza dei mercati del lavoro. Come al solito le cose più interessanti, in economia vengono dall’osservazione che i canoni neoclassici della disciplina sono messi in discussione dalla storia. Vittorio Carlini: «Perché – si chiede un po’ retoricamente l’Accademia reale – nonostante le nuove opportunità di lavoro ci sono così tanti disoccupati? Cosa può fare la politica per ridurre il tasso di disoccupazione?»
Questi sono problemi per i quali vale la pena di dedicare la vita allo studio dell’economia. Il fatto è che le persone non sono mai esattamente sostituibili. Non si spostano mai velocemente quanto i mercati richiedono. Non sanno bene come stanno le cose.
Ma le aziende preferiscono portare il lavoro dove ci sono lavoratori o portare i lavoratori dove c’è il lavoro?
Come diceva Sciascia, dipende dal contesto.