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Obiettività debole, fanatismo forte

Un argomento da approfondire: la Cnn perde audience, Msnbc e Fox vincono. L’analisi di Ross Douthat verte sull’idea, più o meno, che la Cnn perde perché punta su una fredda obiettività, mentre le altre tv sono più accese nel sostenere opinioni e visioni del mondo.

C’è evidentemente qualcosa da imparare da tutto questo. E ne dovremo riparlare.
In effetti, l’obiettività ha più a che fare con la ricerca dei fatti che con la tifoseria delle opinioni. E’ più razionale che emotiva. Finisce per avere uno stile più freddo. E rischia di perdere contro le tifoserie di ogni genere.
E’ vero che soltanto in una minoranza di azioni, le persone pensano razionalmente (come mostra Kahneman). Nella maggior parte dei casi agiscono in base all’intuizione, all’insieme di precontetti e pensieri preconfezionati, spesso legati a emozioni e sensazioni coinvolgenti. La razionalità è faticosa, richiede analisi, sforzo di approfondimento, lunghe ricostruzioni del contesto. E i fatti sono difficili da scoprire, seguire, leggere. E’ più veloce e spesso divertente prendere posizione insieme a un gruppo di attivisti di qualunque genere. Ma non può essere questa la fine della storia.
Perché l’intuizione, l’emotività, la tifoseria, sono fenomeni manipolabili. Perché pochi esseri razionali possono governare attraverso l’emotività quello che pensano milioni di persone dominate dalla tifoseria, nella logica della strategia della disattenzione.
Ci può e deve essere una tifoseria dell’obiettività, una partecipazione alla ricerca dei fatti, una emozione della scoperta. In barba a tutti i manipolatori. Certo, certo: non è facile. Ma non ha senso rinunciare a una battaglia ideale così importante.

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  • Ottima analisi Luca. McLuhan ci disse che l’alfabetismo e la parola scritta ci hanno portato come virtuosi effetti collaterali la capacità di riflessione, di distacco, e la costruzione di un proprio punto di vista. L’alfabetismo ho portato al distacco dalla massa e dalle opinioni preconfezionate. Altro dono dell’alfatebetismo è la capacità di analisi e di sintesi del pensiero complesso.
    Con l’avvento di ciò che egli chiamava la “società elettrica”, ora ben delineata, McLuhan prevedeva la perdita du tutto questo e il ritorno ad un rumore costante di sottofondo tribale dove le capacità di elaborazione della opinioni personali non avrebbero avuto molto spazio.
    Giustamente si “incolpa” la TV per il rincoglionimento progressivo umano. E c’è del vero in questo, ma si dimentica che la Rete contribuisce in maniera anche maggiore a questo. Ci si illude troppo spesso che le possibilità tecniche di mantenere un filo e una storia nei siti Web non sono sufficienti a dare agli utenti anche le risorse di attenzione, la voglia e le capacità di analizzare in profondità. Lo stream di notiizie ed eventi non consente una storia né una narrativa. Domani o dopo il tuo post e il mio commento saranno preistoria.

  • Ooops, ma la Rete è “parola scritta” al 95 per cento…. come la mettiamo ?
    E poi, non è che la CNN non fosse partigiana, solo che lo era in modo subdolo e continuava a proclamarsi “pura”. Evidentemente non ci si crede più, quelli contrari perchè si è rotto l’incantesimo che “dobbiamo (fingere di) essere obiettivi”, quelli favorevoli perchè il linguaggio della finta obiettività rende impazienti, si sa abbiamo tutti fretta, dite che quello è uno stronzo e finitela lì… e ognuno si sceglie la propria fonte di parte, come sempre ha fatto.
    Niente di nuovo sotto il sole (con la s minuscola).

  • Ciao Luca, grazie dello stimolo interessante. Sono ad un corso di formazione insieme ad un gruppo strepitoso di persone attive nel volontariato in zona Venezia.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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