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Twitter: lo strano caso dei followers di 20 vip

Oggi alcuni account su Twitter hanno avuto un bell’avanzamento nel numero di followers. Circa 2000 in più. Il fatto interessa account di importanti personaggi e marchi (da Antonio Di Pietro a RaiNews24, da Renato Brunetta a Il Giornale, tanto per fare solo quattro esempi). Molti di loro sono addirittura tra gli utenti consigliati per la versione italiana di Twitter, anche se non è vero per tutti.

Il fatto strano è che i loro nuovi followers accorsi in massa – forse appunto dopo l’apertura della versione italiana di Twitter – hanno caratteristiche un po’ strane. Non hanno ancora postato nessun tweet. E seguono quasi tutti 20 persone. Come se si fossero messi d’accordo.

Se è una trovata di marketing, non è una bella trovata. Se è frutto del fatto che la tv ha sottolineato la partenza di Twitter in italiano allora dimostra che i telespettatori sono piuttosto omologati nei loro comportamenti. Se è uno scherzo, presuppone un’organizzazione notevolissima: ma se nessuno se ne accorge, nessuno ride…

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  • Buongiorno,
    seguono tutti 20 persone perchè si tratta di utenti appena registrati ai quali twitter consiglia 20 contatti da seguire, e lo consiglia in un modo abbastanza subdolo: devi infatti dire esplicitamente no alla mossa, altrimenti in automaticamente diventi follower.
    Si tratta sicuramente di utenti attratti dalla notivtà di twitter in italiano e che, una volta entrati, si sono “persi”, non comprendendo bene la sintassi. Scommetto che non dispongono nemmeno di un avatar. Col tempo si vedrà se si tratta di nuovi utenti attivi o di “satelliti abbandonati”, con buona pace dei creatori di twitter.

  • Non è un grande mistero: quando crei un account nuovo, la procedura di registrazione ti porta attraverso un passaggio in cui vieni automaticamente iscritto ad una lista di 20 utenti (quella che gli americani chiamano Suggested User List).
    Basta provare a registrarsi per vedere come funziona, ci vogliono 5 minuti e si evitano teorie di complotto….
    http://www.flickr.com/photos/paolovalde/4185164062/
    (oppure si scrive un post e si aspetta che qualcun altro controlli 😉

  • Potrebbero anche essere account diversi creati apposta dalle stesse persone che poi diventano followers dei siti per cui sono stati creati, no?

  • mi pare che nessuno abbia parlato di “complotto”! casomai di marketing, omologazione di comportamenti o scherzo… grazie comunque per le spiegazioni… se questi nuovi twitterer cominceranno a postare avremo la conferma dell’ipotesi che attualmente è la più qualificata, espressa come al solito nei commenti (da tempo il tenutario di questo blog – come direbbe mante – osserva che i commenti sono più interessanti dei post)… Segnalo (a titolo di discorso sul metodo) che prima del post il tenutario suddetto aveva persino fatto due telefonate di verifica (evidentemente senza incappare in una spiegazione precisa). Conclusione: le verifiche via “commenti” possono essere migliori di quelle via “telefono”.

  • Luca, magari hai scoperto la nuova frontiera della consulenza di social media marketing… e l’hai raccntata a tutti !!!! Rabbia !

  • Ciao Luca, sono d’accordo con te. Ho fatto le tue medesime osservazioni mentre mi stavo registrando a Twitter. Che dirti? Complimenti poichè conosco il tuo operato da oltre un decennio.
    Anna

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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