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L’email si è rotta

Dice il Guardian: “Email is broken”. Tutte le strategie per tenerla a bada sono buone ma non eliminano la battaglia quotidiana che si ingaggia con la mail, scrive Jemima Kiss. E si può aggiungere che Facebook non risolve.

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  • Io ho risolto con il Blackberry (ma qualsiasi cellulare con client di email va bene).
    Quando arriva un email leggo il titolo e cancello tutto quello che non mi interessa, senza nemmeno aprirla.
    E lo posso fare in autobus, in treno, anche in bagno e durante qualsiasi tempo morto, il che significa che, quando apro il PC, buona parte delle email inutili sono già state eliminate.
    Il problema è dell’email marketing che, causa i dispositivi mobili, non possono più spammare.

  • Non sono d’accordo. L’email per me è e rimane l’applicazione fondamentale di Internet. La strategia di inbox zero descritta nell’articolo è uno dei pilastri del Get Thinks Done e funziona. Si lo spam è un grosso problema ma l’email funziona.
    @Roberto Marsicano: interessante strategia, io faccio qualcosa di simile in autobus con l’eeePC solo che io sincronizzo l’email prima di uscire dall’ufficio e quando arrivo a casa.

  • A me finora l’e-mail non ha dato particolari problemi, forse anche perchè, regolandomi col buonsenso e avendo un basic istint da archivista, seguivo già in parte le regolette del Guardian.
    Il problema è ben altro: da alcuni mesi a questa parte NON MI SCRIVE QUASI PIU’ NESSUNO, tranne newsletter, spamming etc! Parlando (di persona) con amici e conoscenti ho infine scoperto che non c’era un blocco di ricezione del mio indirizzo e-mail: è solo che ormai sono tutti su Facebook!
    Chi ti dice che ormai gestisce da FB i contatti di lavoro, chi da FB manda un messaggio al gruppo degli amici, il quale rimbalza sui loro cellulari come sms, chi lo usa per comunicare con movimenti e partiti…
    Per farla breve: mi ci sono iscritta anch’io. Ho dovuto. Personalmente ne avrei fatto a meno (ho anche un mio blog e, per i libri, mi trovo molto bene con la Community Anobii) ma la paura di sentirmi esclusa da qualcosa in cui quasi tutti quelli che conosco (e ne scopro ogni giorno uno nuovo) entrano per poi gestire tutte le loro comunicazioni DA LA’ DENTRO, mi ha impressionata e condizionata.
    Posso sbagliare, ma credo che siamo di fronte a un cambiamento irreversibile.

  • Gent.mo Sig.De Biase,
    innanzitutto mi presento, mi chiamo Elisa Botti ho 27 anni e sono di Milano. Le scrivo per una curiosità: mio padre ha espresso il desiderio di avere gli occhiali da vista uguali ai suoi. Gentilmente potrebbe indicarmi la marca e il modello dei suoi occhiali?
    La ringrazio molto per la sua gentilezza,
    in attesa di un suo riscontro le ringrazio anticipatamente
    Cordiali saluti
    Elisa Botti

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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