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Sabato, 30 dicembre 2006
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Ancora sulla mappa della blogosfera
Tony Siino è tornato con un post molto interessante sulla interpretazione della mappa della blogofera italiana e ha dato luogo a una nuova, intrigante fase di discussione in materia. La questione si è concentrata intorno alla "rappresentatività" e alla "scientificità" della mappa. In sostanza, la domanda è questa: possiamo imparare qualcosa da quella mappa? e se sì che cosa esattamente?
La rappresentatività è una nozione di tipo statistico. Da questo punto di vista esiste una vera e propria scienza che si occupa della definizione dei campioni rappresentativi e non si può certo dire che quella scienza sia stata applicata dai compilatori della mappa. Secondo me, la mappa non è rappresentativa dell'universo dei blogger. Ma non voleva né poteva esserlo. Qui, i blog considerati non sono estratti casualmente ma sono quelli che per qualche motivo si sono segnalati o sono stati segnalati al sistema che ha creato la mappa. Ma questo non significa che la mappa non sia utile per imparare qualcosa sulla blogosfera italiana.
La scienza alla quale questa mappa ha dato un contributo non è la statistica, ma eventualmente la scienza delle reti. Il metodo adottato è simile all'esplorazione di una stanza buia operata da un esploratore che abbia in mano una piccola torcia elettrica: il suo fascio di luce ha trovato qualche cosa - un po' per caso e un po' perché, attirati dalla luce, alcuni blog si sono autosegnalati - e seguendo le tracce di quel "qualche cosa" ha ricostruito una sezione della popolazione che vive in quella stanza.
Quello che è interessante è la forma dei legami che uniscono un blog all'altro. Si notano alcuni blog che sono molto linkati ma non linkano a loro volta ad altri blog: questi appaiono stelle isolate che comunicano con le stesse modalità del broadcasting. Altri blog sono invece inseriti in grossi agglomerati di link reciproci che creano zone di conversazione intensa: queste zone sono quelle nelle quali la comunicazione non è in broadcasting ma in modalità peer-to-peer.
Questo è quello che la mappa dice. E il valore di questo è semplice, se non sbaglio: se è vero che sta nascendo un nuovo medium (BigBlogBang era il titolo del servizio pubblicato da Nòva24, correndo il rischio che la tipografia non rendesse giustizia della bellezza della mappa), quel medium è particolarmente potente quando i blogger lo usano in modalità "conversatoria". I blog che si mettono al servizio della conversazione, dunque, hanno maggiori probabilità di essere coinvolti nelle zone di maggiore traffico. Si tratta di probabilità in ogni caso, non si certezze. Anche perché ovviamente i link si rivolgono prevalentemente a blog conosciuti e quindi una sorta di concentrazione appare inevitabile. Ma in in medium così giovane c'è spazio di creascita per molti poli di attrazione.
E' molto probabile che continuando l'esplorazione della stanza si trovino centinaia di altri agglomerati di conversazione peer-to-peer e altre stelle isolate che fanno la loro forma di broadcasting, con successo più o meno evidente.
Non c'è alcuna ragione per ritenere che i blog che non sono apparsi nella mappa non siano interessanti. Anzi. E' un peccato che non ci siano. Ma la mappa è solo uno sforzo iniziale di esplorazione. Secondo me.
E poi, sarebbe molto bello poter vedere i legami internazionali di questi blog italiani. La mappa privilegia quelli scritti in italiano. Ma esistono blog italiani scritti in inglese e che hanno un interesse molto rilevante. Come esistono blog fondamentalmente fotografici che vengono visitati da lettori giapponesi o americani perché il loro contenuto (ovviamente) non subisce i limiti imposti dalla lingua.
(Teniamo in ogni caso presente che una gran parte delle ricerche su quanto riguarda i blog e il web è legata più alla scienza delle reti che alla statistica. Google e Technorati, che pure sono molto più "rappresentativi" della mappa dei blog pubblicata recentemente in Italia, non riescono a tenere traccia di tutto. Anzi, probabilmente anche il loro "universo" è minoritario. Perché tutti questi sistemi non vanno a intervistare campioni della popolazione ma si limitano a seguire i link esplicitamente reperibili online o i siti e i blog che si "autosegnalano").
11:10:26 AM
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Google Blog Search supera Technorati
The Register segnala uno studio di Hitwise che mostra come gli utenti di Google BlogSearch abbiano superato quelli di Technorati nel corso di questo dicembre.
Google BlogSearch è cresciuto del 168 per cento da ottobre a oggi. Technorati è rimasto più o meno invariato, salvo una perdita secca nell'ultimo mese. Lo stesso è successo a Blogger Blog Search. In crescita il piccolo Sphere.
Gli utenti di Google BlogSearch sono per oltre un terzo giovani tra i 18 e i 24 anni. Solo il 10 per cento degli utenti di Technorati sono in quella fascia di età.
9:54:29 AM
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2007
Luca De Biase.
Last update:
1-01-2007; 20:04:48.
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