C’è un referendum. Gli elettori sono chiamati da dare un parere, con un “sì” o con un “no”. La risposta con più voti, vince. La democrazia ha funzionato.
Andremo a votare per il referendum sulle riforme costituzionali in questo modo. Qualunque sia il numero di italiani che vanno a votare, il referendum sarà valido. Chi sarà disposto a votare dirà “sì” o “no”. La maggioranza degli elettori attivi vincerà. La democrazia avrà funzionato.
Si vota così anche per le elezioni nazionali. Se non vai a votare il tuo voto si perde.
Si vota così ai referendum in Svizzera e negli Stati Uniti.
Perché ai referendum popolari italiani c’è in quorum?
Da quando, dopo Bettino Craxi, la strategia di chi vuole la vittoria del “no” si è avvalsa della furbata di far saltare il quorum, qualunque spiegazione del quorum è stata politicizzata: oggi gli elettori che vogliono il “no” sono stati forzati ad allearsi con gli astenuti, i distratti, quelli che hanno avuto tempo, gli assoluti ignoranti; oggi gli elettori che vogliono il “sì” sono stati forzati a dichiarare apertamente il loro voto, a rinunciare al segreto dell’urna, perché il fatto stesso di andare a votare è la palese dimostrazione che vogliono il “sì”.
Dopo Bettino Craxi, secondo me, chi fa campagna per l’astensione come metodo per far vincere il “no” non fa una campagna per la democrazia, perché non fa una campagna per il rispetto della minoranza. Secondo me, chi vuole il “no” dovrebbe chiedere agli elettori di andare a votare “no”.
Ps. Paolo Grossi, presidente della Corte Costituzionale, dice che i buoni cittadini vanno a votare. Dissenso o assenso si devono manifestare nell’urna (RaiNews).
Vedi anche:
Trivelle e terremoti. Informazioni dal libro di Alessandro Amato
Trivelle, battiquorum
Non è un elezione, è un referendum. La Costituzione italiana contempla un quorum per i referendum e per conseguenza logica battersi perché manchi il quorum rispetta il dettato costituzionale. Quando la Costituzione parlerà del referendum negli stessi termini di quella svizzera, sarà giusto riferirsi a quello che fanno gli svizzeri. Esistono anche questioni dove si può ritenere giusto che il popolo non debba pronunciarsi.
Queste manovre politiche non fanno altro, a mio mpdesto parere, che confondere il povero elettore che si trova come si suol dire tra l’incudine ed il martello.
Solo manovre.
Ed al cittadino medio, cosa rimane?