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Economia Felicità media

Social media e isolamento

Bene. Pew pubblica una ricerca che indaga sulla solitudine degli americani. La tendenza all’aumento della solitudine dimostrata in un famoso studio di qualche anno fa sembrerebbe essersi invertita grazie ai media sociali. Si intuiva ma ogni prova va presa in considerazione. I beni relazionali non possono più essere dispersi e le persone hanno bisogno di imparare a coltivarli di nuovo. Il fatto che una ricerca osservi come i media sociali contribuiscono al recupero della dimensione relazionale è un segnale importante nel quadro del filone di pensiero collegato al tema dell’economia della felicità.

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  • Se pensiamo alla rete come veicolo di spazi che dilatano le nostre dinamiche sociali, era solo questione di tempo che maturasse una “cultura di interazione”. Rimarrà sempre chi ne farà un uso improprio, magari come forma di isolamento. Ma la via di fuga è una condizione esistenziale umana non delegabile all’artefatto cognitivo e sociale. Si può fuggire dalla realtà e da se stessi anche rifugiandosi nella lettura di romanzi, con i videogiochi, guardando la TV o tenendosi sempre occupati con qualche mansione.
    Quando si entra in nuovi luoghi fisici e sociali si devono creare e adottare codici, prassi, scale di valori. Così sta avvenendo con la rete che affianca e dilata la nostra relazionalità off line.
    Ma l’evoluzione non finisce qui.
    L’evoluzione prodotta dalla rete sugli utenti si trasforma in co-evoluzione e vedremo nei prossimi anni cosa produrrà il loop di influenze tra le nostre identità individuali e di gruppo online e off line.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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