Tra mercoledì e venerdì, all’università di Lione, la conferenza “Vivre par(mi) les écrans“. Qui c’è il mio contributo (ancora in lavorazione). La sfida del contesto. L’ecologia dei media è il messaggio Media ecology La media ecology è programmaticamente meno concentrata sui messaggi o sulle singole tecnologie che sulle relazioni tra i contesti, i messaggeri e i loro mondi di senso, le tecnologie e le grandi narrative. La mediasfera è l’ambiente nel quale evolvono le culture degli umani. Le nicchie eco-culturali alle quali gli umani si adattano – o che gli umani...
Post
Le regole dei social media: Musk, Europa, Usa. Chi arriva prima e chi arriva bene?
A quanto dice, Elon Musk vuole comprare Twitter per garantire che quella piattaforma sia una piazza dell’informazione libera nella quale si possa discutere apertamente e in modo trasparente. Vuole che l’algoritmo di raccomandazione sia reso noto e migliorabile dalla comunità degli sviluppatori. Vuole che la libertà di espressione sia la scelta di default quando ci siano dubbi sulla moderazione dei post. E naturalmente si affida alla legge per qualsiasi altra cosa. Se avesse letto quello che si preparava in Europa avrebbe forse avuto meno fretta. Stamattina in Europa, i...
La nuova geografia dell’economia della conoscenza
“La nuova geografia del lavoro” di Enrico Moretti. “L’ascesa della nuova classe creativa” di Richard Florida. “L’economia della conoscenza” di Ezio Rullani. Sono alcuni dei libri che hanno contribuito fortemente a cambiare il paradigma dell’analisi dello sviluppo dei territori. L’impostazione fondamentale di quei libri viene spesso usata come suggestione per comprendere la geografia dell’innovazione che si sta sviluppando dopo la fine dell’egemonia incontrastata di Silicon Valley. Ma di fronte ai cambiamenti geopolitici...
C’è vita dopo lo smartphone
C’è vita dopo lo smartphone? Questa tecnologia tanto potente, attraente, invadente sarà superata? Anche in questo blog se n’è parlato qualche volta. Per esempio nel novembre del 2018. Per questo è un piccolo piacere intellettuale vedere che altri, ben più autorevoli, si pongono lo stesso problema. Lo smartphone è una tecnologia che ha davvero innovato. Ma niente è eterno. Ed è sempre interessante immaginare come potrebbe essere il dopo. Specialmente se quello che esiste nel presente comincia a prendere uno spazio eccessivo e alimenta la voglia di liberazione. Se n’è occupato, appunto, questa...
La legge del cucchiaio. Perché non ci liberiamo dei libri e perché i libri ci liberano
Da decenni, con intensità maggiore da 15 anni, si succedono previsioni sulla fine dei libri di carta. Che la realtà smentisce. Ieri Paolo Soraci mi ha intervistato per la rivista #PDEBookClub su questo argomento. Ho ammesso di essere più un appassionato che un esperto di questa materia. Senza nulla anticipare di ciò che verrà scritto nella rivista, mi prendo qualche appunto. È possibile immaginare la fine del libro di carta? La preoccupazione sulla scomparsa di certe forme e tecnologie della comunicazione nell’ecosistema dei media è ricorrente e non insensata, posto che...
Crossroads
Crossroads. Quando le strade si incrociano, si aprono nuove possibilità. Robert Johnson, leggenda del blues vedeva nel suo Cross Roads il luogo nel quale cantare la propria esistenza. Di lui, Eric Clapton ha detto: «È stato il più importante artista blues che sia mai esistito». È stato sorprendente come un lampo leggere le pagine di Jonathan Frenzen, meraviglioso scrittore, dedicate proprio a Robert Johnson nel suo ultimo romanzo, intitolato naturalmente Crossroads, (Einaudi 2021). Lavorando ai primi blog del Sole 24 Ore, i 100 blog di Nòva, Paolo Valdemarin aveva pensato allo stesso Johnson...
La prospettiva della cooperazione tra gli stakeholder
La guerra nella sua mostruosità sembra annullare ogni pensiero costruttivo ma inevitabilmente contiene il rilancio della collaborazione. Per l’Europa è una sfida enorme. L’indipendenza europea è oggettivamente a rischio e il lavoro da fare per salvaguardarne alcuni aspetti è importante, coraggioso, complesso. Mentre militarmente ritrova le gerarchie e le priorità tradizionali che sembravano in via di superamento, dal punto di vista strategico l’Europa potrebbe rilanciare il suo contributo originale di intelligenza sulla direzione da prendere per il futuro. Invece di...
Benvenuti al corso di Knowledge Management – Pisa 2022
Ecco le dispense. Domani parliamo dei progetti che possiamo sviluppare insieme al corso. Qui ritroviamo un po’ di appunti su quello che man mano ci diciamo a lezione. Ma intanto appunto qui c’è da leggere e soprattutto ci sono suggerimenti per ulteriori letture.
Prima parte: Conoscenza
Seconda parte: Economia
Tersa parte: Management
Quarta parte: Ecosistema e valori
L’Europa è chiamata a rafforzare la democrazia
Proseguiamo nel tentativo di capire dove si può andare dopo questa guerra. Nella speranza di continuare a ricevere consigli e commenti che migliorino queste ipotesi. Come si diceva, il compromesso che condurrà alla pace non potrà essere una piena vittoria russa ma non potrà neppure penalizzare troppo la Russia. Una piena vittoria della Russia la indurrebbe a proseguire una sua strategia di espansione giungendo a rischiare la collisione con la Nato. Una eccessiva penalizzazione della Russia la potrebbe portare a reagire attaccando e rischiando la collisione con la Nato. In entrambi i casi, i...
La pace si prepara durante la guerra
La guerra. Si cerca disperatamente di farsi una ragione di quello che sta accadendo. E quindi anche senza una competenza specifica si tenta di avere uno scenario di riferimento. Queste righe sono frutto di riflessioni informate. Ma vanno viste come un insieme di ipotesi. Pronte per essere corrette da nuove informazioni e da opinioni più informate. Durante la guerra si deve preparare la pace. Le ipotesi si pace sono relativamente strette. Quale può essere la forma della pace possibile? Un compromesso, evidentemente. Che abbia la forma di una vittoria sia per l’una che per l’altra parte. Alcuni...
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