Il missile Falcon 9 della SpaceX di Elon Musk doveva portare in orbita il primo satellite di Facebook per il servizio internet.org destinato a ridurre il digital divide. Il missile è esploso. E il controverso servizio è restato a terra (TechCrunch). Non è il primo missile di SpaceX che scoppia, anche se l’azienda sta migliorando. Internet.org è controverso perché sembra orientato a dare accesso ai poveri a un sottoinsieme di internet scelto da Facebook e non a tutta internet, eludendo la neutralità della rete, garanzia di innovazione online.
News
Alessandro Fusacchia racconta. Connessi, solitari y finales
Alessandro Fusacchia ha scritto un romanzo da leggere. La storia di un gruppo di amici che rappresentano una generazione: sradicati, solidali, straordinari. Solitari. Di certo non l’avrebbe mai chiamata “generazione esse”. Gli amici dicono che il romanzo gli è costato sei anni di ritagli di tempo (begli amici!): ma altrimenti non si capirebbe come è riuscito a finirlo uno che nel frattempo ha lavorato in posizioni di crescente responsabilità al Ministero dello Sviluppo, al Ministero degli Esteri, al Ministero dell’Istruzione, mentre avviava l’associazione Rena e...
Berec: grande vittoria per la net neutrality. (E grossa sconfitta per le lobby telco)
Innocenzo Genna scrive un pezzo da leggere assolutamente sulle decisioni del Berec in merito alla net neutrality (RadioBruxellesLibera). L’agenzia europea delle agenzie agenzie nazionali per la regolamentazione delle telecomunicazioni ha trovato una soluzione a un problema che si trascinava da dieci anni. Le telco europee da dieci anni fanno lobby per ottenere mano libera e abolire la net neutrality allo scopo di sfruttare la loro rete come uno strumento per aumentare le rendite contro i consumatori e gli innovatori. La Commissione non è mai riuscita a mettere a tacere quella lobby...
Zuckerberg. Like o non like. Questo è il problema
Oggi Zuck a Roma (vedi il pezzo critico di background: “Mark Zuckerberg a Roma. Il senso delle percezioni” e vedrai articolo domani sul Sole “Zuckerberg: il successo? Nessuno fa un’impresa da solo”). Like: Zuck fa le battute. «La vera ragione per questo viaggio a Roma? Trovare dei Pokemon molto rari». E poi: «Ho studiamo latino perché ho difficoltà con le lingue straniere, soprattutto a parlare. E alla high school ne dovevo scegliere una. Ho scelto il latino. Perché non la si deve parlare». Like: Il complimento a Max Ciociola, portato a esempio del fatto che anche in...
Google. Automazione applicata ai titoli di articoli, post, video
A Google studiano l’automazione della scrittura di titoli. Si tratta di fare sommari, estrarre una parte essenziale, astrarne il valore perché sia generalizzato. Gli umani lo fanno, bene o male, da sempre. L’intelligenza artificiale sta imparando, a quanto pare: Rise of the robo-journalists? Google teaches an AI the art of writing a good headline. Intanto, Kuo-Hao Zeng, Tseng-Hung Chen, Juan Carlos Niebles, Min Sun, a Stanford, studiano l’intelligenza artificiale applicata alla scrittura di titoli per video: Title Generation for User Generated Videos. Mentre si fanno...
Precisazioni. Chi ha inventato la parola #webeti
Michele Medda, scrittore – comics writer/creator at Sergio Bonelli Editore, il 5 marzo 2015 ha scritto la parola #webeti. Apprezzato all’epoca, ha promesso altri neologismi.
Non risultano inventate le parole #tividioti e #paleocartacei.
Mark Zuckerberg a Roma. Il senso delle percezioni
Tra un po’ incontriamo Mark Zuckerberg alla Luiss. Chi non è uno studente non può fare domande. E – nell’economia di tempo – mi pare anche giusto. Tutto si vedrà online, comunque. Quello che non si vedrà saranno gli incontri di Zuc con il governo e le altre visite delle quali forse parlerà lui direttamente sul suo spazio su Facebook. Tutto è gestito con enorme attenzione dai suoi addetti alle pubbliche relazioni. Lo spazio di controllo della comunicazione intorno a Zuc è evidente. Come del resto avviene per tutti i capi delle grandi multinazionali digitali (e non solo)...
Byung-Chul Han. Nello sciame. Critica della ragione digitale
Il filosofo Byung-Chul Han vede un’umanità che vive nell’ambiente trasformato dai media digitali senza comprenderli e, dunque, a sua volta trasformata in uno sciame di individui schiacciati nella dimensione collettiva che viene loro assegnata dalle piattaforme. “Nel 1964, in riferimento alla rapidissima ascesa del medium elettrico, il teorico dei media Marshall McLuhan aveva osservato: ‘La tecnica dell’elettricità è però in mezzo a noi, e noi siamo storditi, sordi, ciechi e muti di fronte alla sua collisione con la tecnica di Gutenberg’. Lo stesso accade...
Qualcuno ha visto la pagina di Facebook che raccoglie quello che il social network sa delle nostre preferenze?
Praticamente ci si logga su Facebook e si va sulla pagina . E lì si trova quello che Facebook pensa ci interessi. E si possono aggiungere altre notizie su di noi. Per quello che ho visto, Facebook di me sa cose piuttosto marginali. O francamente sbagliate. E questo mi stupisce molto. Se i commentatori vogliono scrivere che effetto fa su di loro quella pagina sarò interessato a leggerli.
Vedere:
Liberal, Moderate or Conservative? See How Facebook Labels You (NYTimes)
Solo una parola, ragazzo. Solo una parola: perovskite
A quanto pare l’efficienza delle celle fotovoltaiche a base di perovskite sta crescendo a una velocità che non si era vista in precedenza per altri materiali. Il bello è che si tratta di un materiale molto sottile, 500 nanometri (un nanometro = un milionesimo di millimetro). La ricerca condotta dal gruppo che si occupa del grafene sta contribuendo a migliorare i risultati di questa tecnologia. Molto di tutto questo è fatto in Italia (GrapheneFlagship).



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