La mediasfera è fatta per la circolazione di dati, informazioni, conoscenza. Lo scopo di un progetto editoriale oggi deve tener conto delle mutazioni intervenute negli equilibri tra questi elementi. I dati. Sono gli zeri e gli uni. Ne parla Luciano Floridi nel suo splendido libro. La disponibilità di dati è esplosa con l’avvento di internet. Le macchine che gestiscono i bit si occupano di elaborazione, memorizzazione, comunicazione, ma come diceva Claude Shannon non sono progettate per occuparsi del loro significato. Le informazioni. Sono i dati contestualizzati. Questo lavoro di...
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Twitter and the Italian political élite
Twitter is booming in the Italian élite milieu. Politicians, journalists, men of the church, writers, are joining the conversation. And newspapers are busy covering what the all lot says online, in a way that starts to seem quite awsome. In the meantime, Facebook stays very much more popular. Facebook has been the evolution of the Internet ability to actively involve everybody in the mediasphere, in a time in which the passive relationship with television had stopped to be sustainable for those “formerly known as the audience”. But Facebook is not much about “pages”...
Stefano Rodotà. I termini di servizio di Instagram. I diritti degli utenti delle piattaforme proprietarie
Se si accosta la vicenda del controverso cambiamento di regole introdotto unilateralmente da Instagram l’altro giorno e un libro come “Il diritto di avere diritti” di Stefano Rodotà si ottengono riflessioni che vanno oltre lo scontro mediatico che ieri ha infiammato la rete. Rodotà ha scritto un libro fondamentale. Chi lo ha ascoltato mentre descriveva la sua esperienza nella stesura sa quanta fatica e – forse – ansia gli sia costata quest’opera. Offre una prospettiva sulla contemporaneità, illuminandola col raggio – nelle sue parole preciso come un...
Il caso dell’app del Guardian su Facebook. Un successo controproducente
Istruttivo il caso dell’app che il Guardian ha pubblicato sul social network Facebook. Ha avuto un successo enorme, sulle prime, con milioni di lettori giudicati “nuovi” per i contenuti del giornale britannico. È seguita una flessione, ma un paio di milioni di lettori sono restati fedeli alla app. Ora però il Guardian ha deciso di chiudere sostanzialmente l’esperienza. Motivo? Il giornale britannico non può accettare il livello di controllo che gli algoritmi della piattaforma Facebook esercitano sui suoi contenuti. In particolare, si direbbe, non piace al Guardian il...
Notizie imprecise, incomplete, sbagliate. FactChecking.it comincia a prendere forma
Notizie imprecise, incomplete, sbagliate. Circolano sui media e solo i più esperti le riconoscono. Altre sono curiose o dubbie e non si sa se sono anche davvero documentate. Altre sono false e gli interessati vogliono rettificarle. Per sapere se le notizie che circolano sui media sono affidabili, ci si può civicamente dare una mano. Chi ha dubbi su una notizia può chiedere agli altri che ne sanno di più. Chi è esperto o ha tempo di fare qualche verifica sulle notizie dubbie o sbagliate può pubblicare le correzioni. In molti modi. Anche usando Factchecking.it, la piattaforma civica fatta dalla...
Post Industrial Journalism. Anderson, Bell, Shirky
C.W. Anderson, Emily Bell e Clay Shirky hanno terminato il loro grande rapporto sul giornalismo, la sua crisi, la sua trasformazione, il suo futuro. Che in una parola si sintetizza in: sopravvivere. (via Nieman, Tedeschini) Il titolo è Post-industrial journalism. Adapting to the present. E va letto assolutamente, con attenzione e molta calma. Il cambiamento che descrive associa l’innovazione tecnologica, il nuovo mestiere giornalistico, le trasformazioni nel pubblico. Al di là di questa segnalazione e in relazione ai temi che si vedranno nei prossimi post, il testo va messo in...
Dal campanile alla radio e ritorno
Oggi a Trento, New Radio. Convegno sulla trasformazione della radio nel contesto digitale. Appunti preliminari: 1. La trasformazione della radio non è di oggi: dal campanile alla radio Balilla, da Radio Londra alle radio libere, dai radioamatori alle webradio. La radio è parte dell’ambiente antropizzato e dell’immaginario collettivo. Ma cerca, ancora una volta, la sua nuova missione Il senso caldo della radio, come diceva McLuhan, cambia: radio non è più quell’oggetto che si sintonizza sulle frequenze desiderate e con l’altoparlante fa ascoltare musica o parole; radio...
Chi investe nella produzione di contenuti. Da Monaco segnali per la ricerca di nuovi spazi
Riportano che al Monaco Media Forum si è parlato molto di una possibilità della quale si cercano tracce da molto tempo. Pare che gli investimenti nella produzione di contenuti siano destinati ad aumentare. Perché si stanno chiarendo i nuovi connotati del mercato più complicato della rete. (PaidContent) Non stiamo parlando di piattaforme per i contenuti. Ma proprio della produzione di contenuti. Sette tendenze individuate (e sette perplessità allegate): 1. Branded content Nuove forme di pubblicità appoggiate su contenuti che cercano contemporaneamente di essere credibili e favorevoli alle...
Dalla scuola autoreferenziale all’educazione visionaria
Antoine Compagnon, storico della letteratura al Collège de France, ha dedicato uno dei suoi corsi all’anno 1966 (da ascoltare il podcast). E ha magistralmente mostrato come le riforme della scuola francese di quell’anno si confrontassero con il boom di iscritti e con la necessità di aumentare il numero di insegnanti: la scuola in quegli anni diventa una macchina che in prima istanza deve crescere e definisce i suoi programmi in modo da rispondere all’esigenza del momento. Il risultato è l’avvio di un processo che fa della scuola la riproduttrice di sé stessa. La conseguenza, si può...
Steve Grossan e il ruolo culturale di Google
Steve Grossan è tecnologo e storico. Il suo lavoro per Google è anche quello di gestire iniziative a sfondo culturale di grande importanza. LabKultur si pone alcune domande: Thus, Google interferes with the cultural heritage of mankind, easily overriding national borders and conflicts of civilisation. By choosing Paris as the new headquarters for its new institution, just proves the enormous strength Google has – even la Grande Nation is enthusiastic about it. Is this the beginning of a paradigm change in policies concerning culture or cultural heritage which have been handled by the...
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